Dopo aver preso Kolo Tourè, Wenger voleva acquistare anche suo fratello minore Yaya e gli organizzò un'amichevole per mettersi in mostra. L'allenatore dell'Arsenal lo immaginava attaccante e restò stupito da ciò che Tourè gli disse quando parlarono per la prima volta:
«In che ruolo vuoi giocare?»
«Centrocampista»
«Perché? Quando ti ho visto in allenamento sembravi più un attaccante»
«Perché lei mi ha messo davanti. Mi sposti, io voglio giocare a centrocampo, come Patrick»
«Vieira?»
«Sì, io posso giocare come Patrick. Posso giocare meglio di Patrick!»
«No, no, è impossibile».
L'affare saltò e Yaya Tourè fu costretto a farsi le ossa nella "periferia" del calcio che conta: prima in Ucraina quindi in Grecia.
Esperienze che gli valsero la possibilità di andare a "laurearsi" a Barcellona, a lezione dal professor Pep Guardiola.
Una volta appresa la lezione, Yaya era pronto per tornare in Inghilterra.
Finalmente era giunto nel luogo dei suoi sogni: nel campionato che aveva ammirato Vieira, per dimostrare di essere all'altezza di Vieira.
Tanti auguri Yaya
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