venerdì 25 marzo 2022

Dante e Virgilio nella selva dei suicidi

 



“Uomini fummo, e or sem fatti sterpi:

ben dovrebb'esser la tua man più pia,

se state fossimo anime di serpi" 


Inferno Canto XIII


Tra le anime imprigionate nella Selva dei suicidi Dante indica Pier della Vigna, protonotaro del Regno di Sicilia durante il dominio di Federico II di Svevia. Giunto al culmine del potere nel 1246 cadde in disgrazia per ragioni ignote ed accusato di tradimento fu imprigionato. Si uccise, forse a Pisa, dopo essere stato accecato da un ferro rovente. Dante, sebbene condannandone il gesto, ne fa una vittima dell’invidia dei cortigiani. 


Illustrazione di Gabriele Dell’Otto


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