© AP Photo / Rahmat Gul
I talebani smentiscono la notizia affermando che si tratta di propaganda.
Almeno
22 soldati di un'unità delle forze speciali afghane sarebbero stati
giustiziati nella città di Dawlat Abad, nella provincia di Faryab, il 16
giugno. I talebani* smentiscono la notizia affermando che si tratta di
propaganda per convincere a non arrendersi ma Croce Rossa e Ministero
della Difesa confermano le morti.
Sebbene
l'incidente sia avvenuto quasi un mese fa, solo di recente sono state
rese pubbliche anche delle immagini video della presunta esecuzione.
In
uno dei video si vedrebbe proprio il momento dell’esecuzione, anche se
le riprese sono molto confuse, mentre in un altro sono ripresi i
cadaveri dei soldati giustiziati.
Secondo
la CNN il commando delle forze afghane avrebbe finito le munizioni
mentre cercava di difendere la città dalle forze talebane. Avrebbe
cercato di arrendersi ma sarebbe poi stato giustiziato nel modo
testimoniato dai video pubblicati dalla stessa emittente americana.
I
talebani hanno sostenuto che la CNN abbia ‘travisato’ il filmato nel
tentativo di incoraggiare le forze afghane a non arrendersi. Il
portavoce del gruppo ha affermato che detengono ancora almeno 24 soldati
delle forze speciali afghane, detenzione tuttavia negata dal ministero
della Difesa afghano.
Secondo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, le truppe
statunitensi finiranno in ogni caso di ritirarsi dalla loro missione in
Afghanistan entro il 31 agosto.
Nonostante
i recenti progressi compiuti dai talebani nel Paese, gli Stati Uniti
pare siano irremovibili sulle loro intenzioni, con il generale
dell'esercito Austin "Scott" Miller che ha rinunciato al suo incarico di
comandante in capo della Missione ‘Sostegno Risoluto’ della NATO e
delle Forze degli Stati Uniti in Afghanistan.
Il
nuovo capo del comando centrale degli Stati Uniti, il generale Frank
McKenzie, che ha assunto la carica di Miller, ha sottolineato che la
transizione del potere "segna una pietra miliare importante nella
transizione del nostro coinvolgimento in Afghanistan, ma non è la fine
della storia".
"Potrete
contare sul nostro supporto nei giorni pericolosi e difficili a venire.
Saremo con voi", ha detto McKenzie durante una cerimonia a Kabul
lunedì, come riportato da The Hill.
Lo
stesso giorno, il segretario del Pentagono John Kirby ha contestato
l'idea che ai talebani sia stata fornita una "vittoria inevitabile", ma
ha omesso di spiegare come gli Stati Uniti aiuteranno le forze afgane in
futuro.
"Quello
che stiamo cercando di fare è proteggere le nostre opzioni in futuro
per assicurarci che il resto di questa operazione di ritiro (drawdown)
possa essere sicura e ordinata, e quindi siamo – se posso dire -
abbastanza avari riguardo al tipo di informazioni operative che stiamo
diffondendo là fuori", ha detto Kirby, notando che questo è un "momento
delicato" per la regione.
Il
ritiro degli Stati Uniti d’altra parte ha spinto Kabul a fare appello
ad altri partner esterni, come le forze armate di Russia, India e Cina,
per avere un aiuto alla lotta contro il terrorismo nella regione.
Sebbene
le autorità afghane riconoscano il diritto dei talebani ad esistere
come forza politica, il governo non accetta che questi divengano una
forza egemone.
Attualmente,
i talebani controllerebbero almeno 212 distretti in Afghanistan, mentre
il governo afghano oramai solamente 70. Altri 116 rimarrebbero contesi,
secondo i dati forniti dal Long War Journal della Foundation for
Defense of Democracies. Restano contese circa 116 distretti.
*organizzazione bandita in Russia
https://it.sputniknews.com/20210714/afghanistan-giustiziati-22-soldati-arresi-delle-forze-speciali-afgane-i-talebani-smentiscono-12134564.html
Putin71
Nessun commento:
Posta un commento