domenica 9 marzo 2014

Progetto Pecunia in Abruzzo: quando i rifiuti diventano risorse

di ALESSIA

 Il termine pecunia deriva dal latino pecus (bestiame) ed indica ricchezza. Un tempo difatti chi possedeva il bestiame era considerato un uomo benestante, mentre oggi i pastori si ritrovano a lottare duramente per ottenere sostentamento dalla loro attività. La lana viene venduta infatti ad un prezzo inferiore rispetto all’effettivo valore ed i costi per la tosatura superano di gran lunga quelli degli introiti, per cui molti allevatori rinunciano.
Nel Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga è stato messo a punto il progetto PECUNIA per incentivare il mercato della lana, che da materia prima nobile viene considerata oggi come RIFIUTO SPECIALE.
Vengono coinvolti direttamente i pastori del parco i quali, una volta istruiti sulle normative vigenti in materia, si occupano della tosatura e inviano la lana sucida (cioè non trattata) nei centri di lavorazione. Gli utili vanno direttamente agli allevatori.
Nel 2010 sono stati raccolti 20.000 chili di lana selezionata ed il prezzo è passato da 30 centesimi al chilo a quasi 1 euro.Visti i grandi risultati, anche per il 2011 la Regione Abruzzo ha riproposto il progetto, con l’obiettivo di aumentare la quantità di lana raccolta, espandere il prodotto a livello internazionale e valutare la possibilità concreta di costruire un impianto per lo stoccaggio all’interno della stessa regione.
Attualmente l’Abruzzo è fra le prime regioni in Italia per numero di capi ovini ed è fondamentale che prolifichino iniziative di questo tipo, affinchè si possa salvaguardare un’attività che da sempre ha rappresentato l’anima di questi luoghi e che rischia di morire se non tutelata dalle amministrazioni locali e nazionali.

http://www.tuttogreen.it/progetto-pecunia-quando-i-rifiuti-diventano-risorse/

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