ITALIA: L’ORRORE DELLA PEDOFILIA
A questo atto parlamentare il governo Monti non ha mai risposto! |
di Gianni Lannes
Ecco cosa accade quando gli esseri umani si rapportano come oggetti da consumare, quando il corpo diventa sempre più merce. L’ultima notizia di cronaca nera a Roma: “Baby squillo, tra i venti indagati c'è il marito della Mussolini”. Tra i venti indagati, clienti delle giovani prostitute e accusati di prostituzione minorile, c'è anche il marito di Alessandra Mussolini, Mauro Floriani. Ex ufficiale della Guardia di Finanza, da quasi vent'anni passato ai vertici delle Ferrovie dello Stato, il "capitano Mussolini", così era soprannominato, è stato identificato dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma delegati alle indagini sul caso delle due minorenni che si prostituivano ai Parioli, quartiere altolocato della capitale. Floriani ha respinto ogni accusa con i carabinieri e ha negato di avere avuto rapporti con le due adolescenti, ma il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pubblico ministero Cristiana Macchiusi hanno comunque deciso di iscriverlo tra gli indagati per prostituzione minorile, reato che prevede la reclusione da uno a sei anni.
«Il fenomeno della prostituzione minorile è sempre esistito, ma sicuramente negli ultimi tempi è più diffuso o, almeno, emerge di più. C'è una maggiore attenzione: c'è il cliente che denuncia quando si trova davanti a una ragazza evidentemente troppo giovane e c'è il gregario, cui l'organizzazione affida compiti logistici, che si ribella». Ad affermarlo è il presidente del Tribunale per i minorenni di Roma, Melita Cavallo, chiamata in audizione davanti alla Commissione parlamentare per l'Infanzia qualche giorno fa, impegnata in un'indagine conoscitiva sul fenomeno. «Ci sono ragazzine che vanno per soldi anche con clienti molto anziani» ha ammesso la presidente, stigmatizzando un'idea di sesso del tutto slegato dall'affettività.
Secondo i dati ufficiali del ministero dell’Interno, nell’anno 2013 nel Belpaese sono scomparsi più di 3 mila minori. E nessuno ha battuto ciglio, neanche il Vaticano, e neppure l’attuale Papa, né tantomeno vescovi, arcivescovi e cardinali che a parole proclamano di “lottare per la vita”. Ma quale? E perché il silenzio generale se i bambini rappresentano il futuro dell’umanità?
Quando assai raramente qualche onorevole interroga il Governo in carica, non ci sono mai risposte, neppure su temi così delicati ed essenziali per il futura della società, in fase di decadimento sempre più avanzato.
Lo sfruttamento, l'abuso sessuale, la violenza, il maltrattamento dei bambini sono orrori che assumono proporzioni internazionali e turbano le coscienze. Ci sono bambini che soffrono all'interno della famiglia stessa, che vivono in ambienti degradati, che trascorrono le loro giornate in solitudine, privati della loro infanzia, a volte eccessivamente responsabilizzati dai genitori.
Troppi, tanti casi di pedofilia tollerata e di violenza ai minori stanno via via emergendo anche in ambienti ritenuti come i più accreditati custodi dell'infanzia.
Gli episodi sono intollerabili, spesso perpetrati in una lunga serie di anni –come nel caso mdel Forteto protetto da certa magistratura e dalla casta politica rossastra - a volte oltre alla violenza si arriva alla mercificazione; la nostra cultura, votata al profitto e al consumismo, veicola anche immagini ambigue dove minori sono ritratti in pose particolari, spesso giustificate dall'intenzione artistica di chi le ha scattate, per esempio un certo tipo di pubblicità.
Non vi è univocità tra le normative statali relativamente al significato legale del termine "bambino" e quelle connesse ed attinenti alla definizione del reato di "pornografia infantile". L’aggiornamento dei codici penali nazionali diventa un'esigenza imprescindibile nella lotta al crimine internazionale. I bambini non sono strumenti, oggetti o cose, ma sono portatori di diritti. In qualsiasi società, rappresentano l'innocenza e il futuro. Non tenerne conto rende tutti corresponsabili di una degradazione in massa della civiltà umana. La violenza esercitata sui bambini è l'emblema di una convivenza civile deteriorata, di una civiltà che muore, che ha perso i valori necessari alla sua sopravvivenza. L’orrore della pedofilia che turba l'innocenza e il futuro dei bambini.
La tradizione cristiana e gli stessi Vangeli condannano chi approfitta della fiducia che i bambini concedono agli adulti:
«ma se taluno scandalizzerà uno di quei piccoli meglio per lui mettersi al collo
una macina d'asino e farsi affogare nel fondo del mare».
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