domenica 30 marzo 2014

sempreio
16-01-2006, 02:51
ma l' italia fa veramente cosi schifo!!!!!!!!!! :(


Il pm Facchin aveva appena chiesto la condanna dei due indagati quando è giunta la proposta della difesa
Delitto di Claut, offerti 3mila euro
L�avvocato Novelli: «È solo un gesto di buona volontà». Ma la parte civile s�infuria
Omicidio di Claut: inizialmente era passata in silenzio la proposta dell'avvocato Ezio Novelli, che assiste l'indagato per omicidio Roberto Parutto, d'offrire un risarcimento parziale ai famigliari della vittima, l'ex boscaiolo Renzo Di Daniel, costituitisi parte civile con l'avvocato Giorgio Coden. La scelta processuale del legale di Parutto era stata subito sposata dai legali Marco Giovannelli e Manlio Contento, che difendono Giovanni Michelin, anche lui alla sbarra con l'ipotesi d'accusa di omicidio. A oscurare quell'idea, definita dall'avvocato Novelli un gesto di buona volontà, erano state le richieste del pm Federico Facchin che aveva proposto 12 anni di reclusione per ciascuno degli indagati (conseguenza della concessione delle attenuanti generiche e dello sconto di un terzo per il rito abbreviato, aumentati in continuazione per il porto illegale di bastone e coltello).

L'offerta di risarcimento, a mente fredda, ha sollevato un mezzo vespaio. Il motivo? L'entità del risarcimento (parziale): tremila euro. Imbufalito - è filtrato - l'avvocato di parte civile Giorgio Coden che avrebbe suggerito la verbalizzazione delle parole di Novelli. La vita di un uomo - le riflessioni - è stata valutata meno di sei milioni delle vecchie lire.

A 24 ore dal processo l'avvocato Novelli precisa le proprie intenzioni: «La proposta - dice - è sicuramente insufficiente. Rappresenta però un gesto di buona volontà, l'intenzione di risarcire il danno. Una mossa che anticipa le legittime richieste del collega di parte civile. La famiglia di Parutto, pur non avendo disponibilità economiche consistenti, ha voluto testimoniare la propria sensibilità/disponibilità. Toccherà comunque alla parte civile quantificare il danno». Se il giudice Eugenio Pergola dovesse ritenere fondato quel gesto di buona volontà, Parutto potrebbe ottenere un ulteriore sconto di pena che potrebbe scendere sotto i 10 anni di reclusione.

Intanto si sono chiarite le strategie processuali che hanno permesso al pm Facchin di chiedere una condanna a 12 anni di carcere sia per Parutto che per Michelin. Dall'inchiesta - per la Procura - è emerso che a uccidere Di Daniel, colpendolo con pietre e coltellate, sarebbe stato Parutto. Dopo l'arresto il giovane avrebbe però collaborato aiutando gli inquirenti. Pur avendo avuto un ruolo meno rilevante nell'esecuzione del delitto Michelin - per l'accusa - avrebbe istigato (a causa - per i carabinieri di Sacile - della faida che apponeva Di Daniel a due famiglie di Claut) Parutto a partecipare alla "missione punitiva" contro l'ex boscaiolo. Non solo. Lo stesso Michelin - secondo il pm Facchin - avrebbe tentato in ogni modo di depistare le indagini. Avrebbe fatto in modo di nascondere armi del delitto e asciugamani sporchi di sangue, che vennero rintracciate grazie a Parutto. Ma soprattutto - sempre per l'accusa - Michelin avrebbe minacciato due giovani testimoni che lo videro tornare (con Parutto) da dove era stato assassinato Di Daniel. Se parlate - avrebbe intimato ad una coppietta, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti - vi faccio tacere».


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