giovedì 14 novembre 2013

IL PRIMO SINDACO GRILLINO? PERCHE’ NO SE FA SALTARE IL TAVOLO

di GIANLUCA MARCHI
L’articolo di Cortinovis sul primo sindaco del Movimento 5 Stelle a Sarego (Vicenza), che è anche il Comune sede del fatidico Parlamento Padano della Lega, sta riscuotendo molto interesse e anche molte critiche (l’articolo potete continuare a leggerlo in coda a questo mio intervento). In realtà l’articolo è molto tranchat sulle proposte programmatiche della nuova amministrazione. Personalmente penso che fosse giusto pubblicarlo anche se si tratta di un giudizio molto liquidatorio, sulla base di intenti che di certo non sono destinati a incidere nel profondo nella vita delle nostre comunità.
Ma non è su questa strada che intendo addentrarmi. Alla prova dei fatti il nuovo sindaco di Sarego Castiglion sarà misurato dai suoi cittadini e non sarà comunque una prova facile. Vorrei invece cogliere l’aspetto positivo che il successo dei grillini porta con sè in questo momento: cioè l’inizio della liquidazione di una classe politica e partitica ormai sputtanata in tutti i sensi e che ancora pensa di prendere per i fondelli i cittadini cercando pateticamente di rifarsi una verginità, come ha giustamente scritto Mina qualche giorno fa sul blog di Beppe Grillo. Se il Movimento 5 Stelle  serve per avviare questo processo e portarlo fino alla più concreta conseguenza, la “liquefazione” di questa politica schifosa, ben venga allora il suo successo. E mi spingo fino ad augurarmi un risultato clamoroso alle prossime elezioni politiche, perché una vera mina venga installata l’anno prossimo, o quando sarà, dentro il Parlamento. Purché non finisca come è capitato con la Lega romanizzata…
Che poi il grillismo sia la ricetta per la soluzione dei problemi dell’Italia è una riflessione che mi lascia molto scettico. Ma non è questo il problema d’attualità: oggi il Movimento 5 Stelle, anche per chi non condivide molte delle cose che dice Beppe Grillo, appare essere lo strumento a disposizione dei molti cittadini stufi di questo andazzo per scardinare e buttare nella spazzatura il marcio che ci circonda e per far entrare  forze fresche nel circolo della politica.  In altre parole  il Movimento 5 Stelle può essere il grimaldello per far saltare il tavolo: di certo ne ha la forza mediatica che altri non posseggono. Su come ricostruire il dopo, invece, i pareri sono assai discordanti. E non è detto che i grillini alla prova dei fatti saranno la vera soluzione. Ma questo, appunto, è un problema del dopo.

IL PRIMO SINDACO GRILLINO: “PANE E GNOCCA PER TUTTI”
di LUIGI CORTINOVIS
Il primo sindaco del “Movimento 5 stelle” si chiama Roberto Castiglion, un trentenne perbene. E questa è una notizia, come lo fu nel 1990 il primo sindaco della Lega Nord a Cene, in Bergamasca. Frizzi, lazzi e applausi, come vuole la vulgata mediatica lo hanno attorniato. Lui, il primo cittadino, orgogliosamente ha detto che Beppe Grillo lo ha chiamato al telefono per complimentarsi. Tutto nella norma fin qui.
Passata la festa, ci è sovvenuta subito una domanda: qual è il programma del grillino per trasformare Sarego, ridente località della provincia di Vicenza? Ci siam presi la briga di andarlo a leggere, come han fatto pochi altro immagino. Tra questi, c’è qualcuno che in Rete che ha sintetizzato – e commentato – in maniera didascalica i contenuti della lista delle promesse di Castiglion. Le riportiamo qui di seguito, con qualche aggiunta fra parentesi:
1) Promuoviamo/sensibilizziamo: aria fritta (temete sempre quelli che vogliono fare il vostro bene);
2) Installiamo fontanelle di acqua gassata: spesa per ruttini gratis;
3) Monitoraggio dei campi magnetici: spesa per aria fritta;
4) Lezioni di rispetto: spesa per aria fritta; (quanto è buono il Grande Fratello)
5) Internet gratuita: pane e gnocca per tutti;
6) Trasferimento delle aziende nei siti appositi: boh? Spesa?; (Sì, avanti così, i siti appositi saranno tutti All’estero)
7) Farmer Market: spesa per cosina carina (ma inutile, visto che se si vuole incentivare i prodotti a Km zero, è sufficiente che un ente pubblico lasci fare al libero mercato e permetta a qualsiasi persona che ha un orto di mettere un banchetto per vendere i suoi prodotti anche fuori casa. I clienti decideranno);
8-Fattorie didattiche comunali: spesa;
9) Stimolare l’economia consapevole: aria fritta forse con spesa annessa; (ma che vuol dire consapevole? Ah già, un neologismo per dire pianificazione forse)
10) Creiamo piazzole di sosta col barbecue: spesa;
11) Segnaletica sentieri tracciati: spesa;
12) Informatizzazione del comune: spesa per cosa utile;
“Il resto e’ una valanga di piste ciclabili, energia solare e famigliole felici che fanno picnic all’aria aperta con cibi organici, riciclando tutto ciò che gli capita a tiro. Nessuna traccia di chi o cosa dovrebbe pagare tutto ciò: mi sembra un movimento veramente in linea con la tradizione politica italiana, dov’è la novità rivoluzionaria”?
Qualcun altro ha commentato così il programma di Sarego: “Oltre alla distribuzione delle colonnine dell’acqua, si attendono quelle per la distribuzione del pane e quelle per la distribuzione dei lecca lecca biologici ai bambini, senza dimenticare i sacchetti di carta per la merda del cane. Poi basta, perché a far uscire i bambini dal catechismo ci sono quelli della Lega bianca e cristiana con tanto di giubbotto fosforescente. Anche l’opposizione avrà così il suo da fare”.
Insomma, “regolare”, “vietare”, “imporre”, “pianificare” sono le parole d’ordine del luogocomunismo grillino. Non un punto che dica: romperemo il meno possibile le balle ai cittadini! Eppure, i problemi che ha il Nord sono altri, rispetto alle colonnine d’acqua potabile. Penso abbia ragione chi sostiene che Grillo con l’antipolitica c’entri come i cavoli a merenda.


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