Stiamo parlando della "cronodieta", ovvero una dieta che tiene in conto cosa mangiare e quando. Si tratta di un regime alimentare dissociato che tiene conto degli orari. I carboidrati, per fare un esempio, vanno mangiati la mattina e a pranzo, quando la digestione dovrebbe funzionare al meglio. Per quanto riguarda i cibi proteici, come carne e pesce, vanno limitati alla cena, che in ogni caso non deve mai essere abbondante per la naturale riduzione del metabolismo. Capitolo colazione: va consumata rigorosamente entro le dieci e deve essere molto ricca perché costituisce il serbatoio di energia principale della giornata.
Per quanto concerne la frutta, mai mangiarla alla fine dei pasti, ma solo come spuntino e quella con elevato contenuto di zuccheri, come uva, fichi e banane, va consumata entro l'ora di pranzo. La nostra merenda invece deve consistere in latticini, a scelta yogurt o formaggio fresco. Ma quali sono i princìpi alla base della cronodieta? Sono quelli della cronobiologia, che analizza i ritmi biologici. Si tratta di una scienza tutta italiana, che ha come padri due medici, Mauro Todisco e Paolo Marconi. Secondo loro, alcune funzioni ormonali sovraintendono l'assimilazione dei cibi e le variazioni metaboliche. E allora, diamoci alla cronodieta.
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