Riga (Lettonia), 31 gen. (LaPresse/AP) - Il Parlamento della Lettonia ha approvato una legge che avvicina il Paese baltico all'eurozona. Il provvedimento, passato con 52 voti favorevoli, 40 contrari e otto assenti o astenuti, prevede che la moneta unica venga adottata a partire dal primo gennaio 2014. Ma i timori e la contrarietà di una buona fetta della popolazione non diminuiscono, soprattutto a causa degli ultimi venti della crisi. Un sondaggio dell'agenzia Tns mostra che il 60% della popolazione tra i 18 e i 55 è contraria all'adozione della moneta unica. E anche oggi, una manifestazione fuori dal Parlamento ha contestato la legge. "Credo che i Paesi dell'Europa meridionale stiano agendo in modo irresponsabile. Non vogliamo pagare per i loro problemi", commenta Normunds Bernups, manager finanziario che ha preso parte alla manifestazione. "Loro - aggiunge - hanno già migliori standard di vita rispetto a noi". Nel 2011, a entrare nell'euro era stata l'Estonia.
I contrari all'ingresso nell'eurozona avevano chiesto che il governo tenesse un referendum sulla questione, ma le autorità hanno respinto l'idea, sostenendo che i lettoni avessero già accettato di adottare l'euro quando hanno votato per unirsi all'Ue nel 2004. Le autorità europee hanno fatto sapere che la Lettonia ha buone possibilità di essere ammessa nell'eurozona, perché rispetta i criteri chiave legati al debito, ai livelli di deficit e inflazione. Inoltre, la sua economia è in crescita.
Nessun commento:
Posta un commento