mercoledì 2 gennaio 2013

Ma il coraggio, dov’è? Vigliacchi




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Dov’è il coraggio di sto trombone a cinque stelle che fa boati gastrici ma poi miagola che Monti è “rigor Montis”? Ma che coraggio è questo, pagliaccio? Gli hai mai detto in faccia “Monti, sei un criminale, stai ammazzando una nazione. De-nun-cia-mi!”. Eh grassone? Hai coraggio tu? Che cazzo vuoi cambiare senza coraggio? Io vivo della pensione di una madre 89enne perché nessuno mi dà 4 milioni di euro all’anno per gli spettacoli e le proprietà immobiliari che hai tu, pagliaccio. Ma io sfido il capo di governo con il mio coraggio, da solo, e tremo, ma l’ho fatto perché so che quello è un criminale che va chiamato criminale. Tu non arrivi neppure a sfidare il dito di Casaleggio.
E voi? preti ‘contro’? Contro che, patetici scemi? Tu Don Gallo col cappello da Passator Cortese e il Vangelo secondo De’ André dei miei coglioni? E tu Padre Zanotelli con la tua sciarpina colorata e tutti i tuoi adoranti seguaci, che cazzo ci fate con metà sedere a fare i ‘contro’ e metà culo dentro a quella bestemmia di Dio che è il Vaticano da dodici secoli? Chi credete di prendere per il sedere a dire le belle parole della liberazione mentre quel porco del Papa vi foraggia lo status e la parrocchia? Chi ha dettorifondate la Chiesa di Cristo e scomunicate il Vaticano?” eh? Io o voi? L’ho detto io, non voi, tremolanti preti come tutti i preti.
Ma cosa credete voi tutti, e ora parlo a voi gente, cosa credete di fare senza il coraggio di essere radicali fino alla fine? Senza il coraggio di metterci tutto a qualsiasi costo? Eh? Eh?
Vigliacchi. Patetici poveracci. Gli eroi si chiamano Peppino Impastato e Mariarca Terracciano e quelli che sono stati radicali fino alla fine, e io mi inchino a loro e solo a loro. Stiamo crepando sotto il Vero Potere perché i nostri ‘eroi’ sono dei vigliacchi. E voi che li seguite siete patetici coglioni.
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