martedì 12 ottobre 2021

Ma i due amici degli italiani, Salvini e la Melona, non propongono mai niente per i poveri?

 


“Io ho una camicia da 6 euro, un reggiseno da 3. Non ho niente di prezioso, se non i miei figli. Ho 55 anni, il bar dove andavo a pulire ha chiuso. Ho solo trovato una persona a cui fare compagnia 2 ore a settimana, e prendo 16 euro. Mangio da mia mamma, con i miei figli sono sempre lì. Perché non ho soldi per fare la spesa”.


Francesca – nome di fantasia – è una donna torinese di 55 anni. Come milioni di altre persone (sì, milioni) è una persona in povertà assoluta o prossima alla povertà assoluta. Se non fosse stato per il prete di zona, don Luca, non avrebbe neanche potuto mandare il figlio all’università (il prete gli paga la retta di tasca sua). E se non fosse per la madre, Francesca non riuscirebbe neanche a far mangiare i figli. 


Un Paese civile è un Paese dove queste storie non esistono. E soprattutto non riguardano milioni di persone.


Tra le tante cose che si possono e devono fare, prima tra tutte rilanciare i lavoro con salario minimo e taglio del cuneo fiscale, c’è anche il Reddito alimentare. Una misura che non sostituisce il Reddito di cittadinanza ma che lo integra, dando a persone come Francesca il DIRITTO a poter avere mensilmente generi alimentari per sé e per la famiglia.


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Leonardo Cecchi 

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