giovedì 29 agosto 2013

L'ambulanza si perde e manca il defibrillatore: così muore un uomo di 57 anni

Inutile l'arrivo di un secondo mezzo di soccorso. Sprovvista dell'apparecchio salvavita era un'automedica. A rendere noto l'accaduto a Pietrasanta è stata la stessa Asl 12 di Viareggio che ha aperto una verifica interna.


L'ambulanza si perde e manca il defibrillatore: così muore un uomo di 57 anni.
E' una tragedia assurda quella avvenuta a Pietrasanta. E' un episodio che certamente farà scatenare un altro vespaio di polemica sulla sanità, tema ormai onnipresente al centro delle critiche. Un uomo di 57 anni è stato colto da un malore mentre era in casa. Il figlio ha chiamato i soccorsi, ma nonostante la tempestività del 118 non è stato possibile salvare l'uomo. Non per il fatto che fosse troppo tardi, ma perché sull'automedica mancava una strumentazione indispensabile: il defibrillatore. Ma non è finita qui. Sul posto, allertata dalla squadra dei soccorsi, sarebbe dovuta giungere un'ambulanza. Il condizionale è d'obbligo dal momento che il mezzo non è riuscito a trovare il luogo il cui era necessario accorrere. Quando finalmente è giunta sul posto una seconda ambulanza, era ormai troppo tardi e l'uomo è morto.

È la stessa Asl ad ammettere l’errore e (probabilmente anche per tutelarsi) ha già avviato un’indagine interna. Il magistrato ha disposto l'autopsia, dalla quale emergeranno le reali cause del decesso dell'uomo. “Stamani è successo un fatto grave: un uomo, al quale la Centrale Operativa del 118 aveva assegnato il codice rosso, è morto”. dice Brunero Baldacchini, direttore generale della Asl 12 di Viareggio, a proposito di quanto avvenuto. “L'errore che è stato commesso è grave – dice Baldacchini – Le procedure prevedono che l'auto medica debba avere il defibrillatore a bordo e che sia l'infermiere a fare la check list delle attrezzature”.

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