Riprendiamo ben volentieri l’editoriale di Ida Magli di alcune settimane fa su “Italiani liberi”, riguardo ad una questione su cui La Nuova Italia batte ogni giorno sin dalla sua nascita, a parte la priorità politica assegnata al riguardo nel proprio statuto. Dal governo Monti al governo Letta, tra lotte di potere e conflitti che vedono comunque l’inciucio tra partiti di ex maggioranza ed ex opposizione, l’obiettivo reale appare ormai evidente nella sua tragica consistenza: abbattere ogni identità storica, rimuovere ogni tradizione culturale, narcotizzare sino alla fine ogni fermento culturale ed alimentare senza tregua l’onda lunga dell’immigrazione clandestina, favorendo l’islamizzazione europea.
Un disegno scellerato gestito dai grandi burattinai che impongono governi e governanti. Il loro obiettivo è semplice: una riconfigurazione geopolitica in chiave di mercato, innalzando il tasso demografico e quindi i livelli dei consumi. Per questo hanno impedito l’unità politica, mantenendo in piedi solo quella monetaria, con la proprietà ed il controllo del denaro avocati a loro stessi, usurpando il diritto alla dignità di vivere. Una nuova schiavitù, la più estesa e aberrante della Storia. In Italia il problema non è solo la legge elettorale per come vorrebbe descrivercela la squallida classe politica, è soprattutto la blindatura del sistema che materialmente impedisce ai cittadini (come invece vorrebbe la Costituzione) di aggregarsi in nuovi partiti politici.
E’ giunto il momento di escogitare rimedi adeguati per riconquistare la democrazia o saremo destinati alla forzata “sostituzione”, quella sbrigativa e cruenta del metodo islamico: sgozzati.
Francesco Venerando Mantegna
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di Ida Magli *
Tutto ciò che ha scritto Magdi Cristiano Allam nell’articolo pubblicato ieri è verissimo (cfr: Il Giornale 5 agosto 2013).Infatti, è diventato sempre più difficile dichiarare che si ama l’Italia, visto che i diritti degli immigrati vengono quasi sempre anteposti a quelli degli italiani. Ma è ormai da diversi anni che mettere in luce quali siano i terribili danni inferti dalla politica italiana ed europea all’identità, alla cultura, alla storia, e alla stessa sopravvivenza fisica del popolo italiano, è diventato un esercizio inutile. Inutile perché il presupposto dal quale è necessario partire per tirare le somme da questo tipo di analisi è l’opposto di quello da cui parte Allam. Invece di domandarsi se si ama ancora l’Italia, bisogna riconoscere a viso aperto che l’Italia è odiata.
Tutto ciò che ha scritto Magdi Cristiano Allam nell’articolo pubblicato ieri è verissimo (cfr: Il Giornale 5 agosto 2013).Infatti, è diventato sempre più difficile dichiarare che si ama l’Italia, visto che i diritti degli immigrati vengono quasi sempre anteposti a quelli degli italiani. Ma è ormai da diversi anni che mettere in luce quali siano i terribili danni inferti dalla politica italiana ed europea all’identità, alla cultura, alla storia, e alla stessa sopravvivenza fisica del popolo italiano, è diventato un esercizio inutile. Inutile perché il presupposto dal quale è necessario partire per tirare le somme da questo tipo di analisi è l’opposto di quello da cui parte Allam. Invece di domandarsi se si ama ancora l’Italia, bisogna riconoscere a viso aperto che l’Italia è odiata.
Tutto quanto è successo e continua a succedere ogni giorno è voluto, è programmato allo scopo di distruggere l’Italia e gli italiani. Non è possibile credere, infatti, che tutti coloro che governano in Occidente, in Europa, in Italia, siano degli imbecilli, incapaci di capire quale sarà il risultato di ciò che decretano, che legiferano e che va sempre con una strettissima logica nella stessa direzione: la distruzione dell’italianità, della libertà, della sovranità, della società, dello stesso popolo italiano se per popolo si intende un gruppo solidale e teso al proprio bene e a quello dei propri discendenti.
Basta, basta, non si può continuare a fingere che siamo talmente ingenui, talmente stupidi da non capire che ci odiano. Ci odiano con una violenza e una forza quale mai nella storia è stata messa in atto dai governanti – dittatori, imperatori, papi che fossero- contro i propri sudditi. E’ questo che rende così difficile convincersene: il fatto che si tratti di un comportamento abnorme, innaturale, perverso, disumano, mai verificatosi fino adesso perché i governanti stanno facendo contro il proprio popolo quello che nella storia è stato fatto soltanto con le guerre combattute contro i nemici.
E’ questa infatti la Terza guerra mondiale di cui tanti storici, filosofi, politici, perfino economisti, avevano previsto l’avvento: è la guerra che metterà definitivamente fine alla civiltà europea con l’omicidio-suicidio dei popoli europei e il trasferimento sul territorio europeo degli africani. Sembra impossibile definirla una guerra dato che non si vede scorrere il sangue, ma si tratta di una morte per consunzione. L’Italia è stata sempre la nazione determinante in ogni guerra che si è combattuta in Europa e anche oggi è così. Per questo la maggiore distruttività è concentrata sull’Italia, i cannoni sono tutti puntati contro l’Italia. “Cannoni”? Certo: tutti i fatti che ha elencato Magdi Allam sono in realtà i cannoni che stanno sbriciolando le ultime difese. Chi spara sa di sparare e a chi sta sparando.
Berlusconi ha ripetuto più volte ieri sera ai suoi sostenitori: “Il governo deve continuare”. Certamente è in buona fede, ma per noi non è rimasta nessuna speranza. Il governo deve continuare significa che la distruzione dell’Italia, asservita alla distruttività europea e mondialista, deve continuare. Enrico Letta lo dice ogni giorno: prima di tutto l’Europa. Del resto non è sufficiente scorrere i nomi dei suoi ministri per capire quali siano i “valori” che si vogliono affermare, gli scopi che si vogliono raggiungere?
Roma, 5/8/2013
* Da Editoriale di Ida Magli su “Italiani Liberi” – Fonte: http://www.italianiliberi.it/Edito13/nessuno-ama-l-italia.html
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