domenica 2 giugno 2013

“Nessuno protegga le donne afghane”

di   - 18/05/2013 - Bloccata la legge contro la violenza contro le donne

"Nessuno protegga le donne afghane"

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“È CONTRO LA LEGGE ISLAMICA” - Questo fallimento, spiega l’Huffington Post, dimostra come sia ancora precaria la condizione femminile in Afghanistan anche a dieci anni dalla cacciata del regime talebano che, con la sua rigida interpretazione dei dettami islamici, teneva le donne praticamente prigioniere nelle proprie case. Khalil Ahmad Shaheedzada, un legislatore conservatore della provincia di Herat, ha dichiarato che il decreto è stato ritirato subito dopo l’inizio della discussione parlamentare a causa della feroce opposizione dei partiti politici di stampo religioso che hanno definito il testo come “non-islamico”. “Tutto quello che è contro la legge islamica non deve nemmeno essere discusso” – ha sentenziato Shaheedzada.
UNA LEGGE PER LE DONNE - La Legge sulla Eliminazione della Violenza Contro le Donne è entrata in vigore in Afghanistan nel 2009 per decreto presidenziale. Ma era stata portata in Parlamento per volere di Fawzia Kofi, un’attivista per i diritti alle donne che voleva rendere più solida la legge con un voto parlamentare, per prevenirne eventuali abrogazioni da parte dei futuri presidenti. La legge mette al bando sia il matrimonio tra minorenni che la “baad”, la pratica tradizionale della compravendita delle donne per sedare le dispute tra i vari clan famigliari. Criminalizza anche la violenza domestica e stabilisce che le vittime di uno stupro non devono essere incriminate per il reato di adulterio o fornicazione. ”Vogliamo che questa legge venga votata dal Parlamento – ha detto Kofi, che l’anno prossimo correrà come candidata alla presidenza del suo paese – Sfortunatamente ci sono alcuni elementi conservatori che si oppongono. Sono molto contrariata perché tra loro ci sono anche delle donne”. Nel parlamento afghano ci sono circa 60 donne, quasi tutte elette in virtù delle “quote rosa” previste dalla costituzione.
QUELLA “STRANA IDEA” DI LIBERTÀ - Secondo Nasirullah Sadiqizada Neli, se le donne che subiscono uno stupro non fossero più considerate come adultere, in Afghanistan scoppierebbe il caos perché esse si sentirebbero legittimate a iniziare relazioni extraconiugali con altri uomini certe che, se scoperte, potrebbero sempre accusare il loro partner di averle stuprate senza incorrere in nessuna punizione. Questa legge, conclude  Shaheedzada, non farebbe altro che “mettere in testa strane idee” alle donne, già colpevoli di essere troppo soggette all’influenza del mondo occidentale.
(Photocredit: Getty Images)

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