lunedì 17 dicembre 2012

[europeanconsumers] da far girare: Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani: Matrimoni civili: a Roma solo 4 luoghi ove celebrarli. una palese discriminazione di chi sceglie il Comune anziché la parrocchia‏


Con grande soddisfazione, Vi segnaliamo che Rita Berardini e tutti i radicali, hanno fatto loro, come sempre hanno fatto in tema di diritti civili in passato, una protesta di europeanconsumers verso uno stato di cose intollerabile. Grazie anche perché, il matrimonio che Rita Berardini celebrerà venerdì 13 luglio, sarà quello al 50% di chi scrive!
vittoriomarinelli
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Matrimoni civili, Bernardini: a Roma solo 4 luoghi ove celebrarli
Appello a Veltroni contro una palese discriminazione di chi sceglie il Comune anziché la parrocchia.
 
Roma, 23 maggio 2007
• Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani
Proprio mentre la propaganda degli opposti schieramenti fa a gara "in difesa" della famiglia, si scopre come sposarsi in Italia sia particolarmente difficile. Oltre che costoso. Capita infatti che a Roma, capitale d'Italia e gemellata con Parigi, il Comune metta a disposizione dei fidanzati che intendano sposarsi due sole sale. In particolare, la Sala Rossa al Campidoglio e la cappella sconsacrata di fronte alle terme di Caracalla, in via delle Camene.
A questi due posti gestiti direttamente dall'amministrazione capitolina, si aggiunge Villa Lais, sulla certamente non agevole via Tuscolana, in zona semiperiferica, gestita dal nono municipio, e la Sala Azzurra a Ostia, di competenza del tredicesimo municipio.
Di fronte a questa situazione incresciosa abbiamo deciso di iniziare una campagna finalizzata per l'intanto a incrementare il numero di case comunali dentro Roma dove sia possibile sposarsi: non è accettabile, infatti, che a fronte di 336 parrocchie dove è possibile contrarre il matrimonio concordatario ci siano solo 4 luoghi ove sposarsi "civilmente". Se pensiamo che i matrimoni civili sono più del 30% del totale, i luoghi che il Sindaco Veltroni dovrebbe mettere a disposizione non dovrebbero essere meno di un centinaio, altro che 4! 

Tale carenza di "case comunali" rende peraltro impossibile poter contrarre matrimonio nei tempi previsti dal codice civile che presumerebbe di celebrare la cerimonia a 12 giorni dal momento della decisione, ossia dopo otto giorni di pubblicazioni e quattro giorni dopo l'ultimo giorno di esibizione pubblica.
Infine, voglio anche rilanciare il matrimonio laico umanista che consente alle coppie di farsi sposare da chiunque vogliano: inizierò io a dare il buon esempio con un matrimonio che celebrerò personalmente il prossimo venerdì 13 luglio alle ore 17".
  (Avv. Vittorio Amedeo MARINELLI)

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