domenica 30 dicembre 2012

Uno sforzo di memoria


Berlusconi-Bersani-Casini

Un piccolo approfondimento all'Editoriale del Ns. Direttore

Monti o non monti, l’articolo del Direttore Franco Corrado sull’approssimarsi della prossima competizione elettorale, ha messo in risalto i mali della politica italiana che richiede un serio esame di coscienza sulle ragioni che hanno portato al disastro attuale.L’analisi del Direttore Franco Corrado sulla situazione politica del nostro Paese è una foto abbastanza fedele della realtà che ritengo valga la pena di qualche ulteriore approfondimento.
A novembre dello scorso anno, per ammissione generale, ad esclusione naturalmente del solo Tremonti, l’amministrazione pubblica non era in grado di pagare neanche gli stipendi agli statali ed il Paese era sull’orlo del baratro come la Grecia; il Presidente Napolitano in presenza del precipitare della situazione, di un Berlusconi stranamente disponibile alle dimissioni perché comprensibilmente preoccupato per le proprie aziende, di un PD dato, in caso di ricorso alle elezioni, vincitore ma timoroso di assumersi precise responsabilità, giocò la carta del Governo Tecnico con a capo l’uomo gradito all’Europa, l’uomo dei poteri forti dell’Europa.La sottovalutazione della crisi che incalzava ed un Presidente del Consiglio che invitata a spendere e non dar retta ai profeti di sventura, le mancate radicali riforme promesse negli ultimi vent’anni gestiti prevalentemente dai Governi del Cavaliere, indusse i maggiori partiti italiani il PDL ed il PD ed anche il piccolo ma potente partito di Casini ad appoggiare il Governo Monti, certi che avrebbe fatto il lavoro sporco per poi alzare le mani come Ponzio Pilato e far finta di niente.
In un mio articolo scritto nei primi mesi del Governo Tecnico predissi che Berlusconi avrebbe sfiduciato Monti anche pochi mesi prima della naturale scadenza per ricostruirsi una verginità, forte della scarsa memoria del popolo italiano, nonostante ne avesse approvato tutti i provvedimenti fin qui presi, compreso la dannata IMU decisa dal Governo Berlusconi ed in vigore dal 2014, a danno dei lavoratori, dei pensionati, delle categorie più deboli, complice il PD di Bersani e dell’aspirante alla Presidenza della Repubblica Casini.La santa alleanza della triade Berlusconi, Bersani, Casini quando il Governo Tecnico diede ad intendere di voler metter mano alla riforma della giustizia ed all’applicazione di una seria patrimoniale per i possessori dei grandi patrimoni immobiliari quali Banche, Assicurazioni e grandi detentori di fabbricati come Caltagirone, lo stesso Berlusconi ed altri, stopparono sul nascere qualsiasi idea scellerata di toccare gli intoccabili.
Non lo so se le proposte politiche sul mercato della politica siano spendibili negli interessi del futuro del Paese anche perché non amo massificare e porre tutti nello stesso calderone ma ritengo utile fare uno sforzo di memoria, guardando all’ultimo ventennio, individuando tutte quelle forze e tutti quegli uomini che hanno avuto responsabilità di governo, che hanno portato questo glorioso Paese al disastro dal quale sarà difficile uscire ed individuare un futuro nell’interesse delle nuove generazioni.E’ una operazione molto semplice che nessun maquillage potrà camuffare, nessun tentativo di recupero di credibilità sarà capace di restituire una verginità persa nella maniera più spudorata e che i cittadini, come opportunamente ricordato dal Direttore Franco Corrado, hanno reso possibile in tutti questi anni con l’unica arma che ogni democrazia fornisce loro, il voto.
Essere consapevoli, almeno, per chi non votare sarebbe già un buon passo.Errare è umano ma perseverare sarebbe diabolico.

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