mercoledì 25 luglio 2012

C’è crisi… Sì, ma non per i giornali!

 

Aziende che chiudono, persone messe in mezzo ad una strada senza lavoro, messe in condizioni di non poter arrivare a fine mese, tasse e benzina alle stelle… C’è crisi, si sa!! Ci hanno inculcato a forza l’idea che i soldi non ci sono, che bisogna tirare la cinghia… La verità però è che i soldi non mancano, dipende sempre da come vengono utilizzati, e da chi. Per i giornali, per esempio, i finanziamenti pubblici ci sono sempre.
Qualche giorno fa il governo Monti ha deliberato all’editoria 120 milioni di euro con una maggioranza che ha dell’incredibile: 454 sì, 22 no e 15 astenuti (L’Idv e’ stato l’unico partito a votare contro). Arriveranno anche i finanziamenti ai “giornali digitali”, a patto che la testata in questione sia accessibile online, anche a titolo non oneroso, e che garantisca un’informazione quotidiana auto prodotta di almeno dieci articoli. Per testate in formato digitale si intendono quelle migrate a un sistema digitale di gestione di contenuti unico, dotate di un sistema di gestione di spazi pubblicitari digitali e di un sistema che consenta l’inserimento di commenti da parte del pubblico che preveda registrazione e moderazione. Per maggiori informazioni ecco il disegno di legge in questione.
La realtà dei fatti è che in sostanza dovremo ancora continuare a subire e a pagare con le nostre tasse i soliti giornalai che, pur di assicurarsi i favori dei partiti, faranno da megafono al politico/padrone di turno. Però potremo consolarci sapendo che, anche quest’anno, Il Foglio di Giuliano Ferrara (che ha ricevuto la bellezza di 2.985.120,88 di euro, per l’anno 2010, di finanziamenti a suo favore) e L’Unità (che ne ha ricevuti 5.267.860,38, sempre per l’anno 2010) sono salvi.

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