“CON VENDOLA AL POTERE, IN PUGLIA NON C’È PIÙ SPAZIO PER LA LEGALITÀ”: FIRMATO DESIRÈE DEGERONIMO, IL PM CHE INDAGA SUGLI SCANDALI OSPEDALIERI - MA NICHI SE NE FOTTE, LUI E’ INNOCENTE PER DEFINIZIONE- STORIA E VITA DI UN MODERNO IMPERATORE COMUNISTA, CON UN FIDANZATO 34ENNE, UN OCCHIO ALLA LOTTA PER IL PROLETARIATO E UNO AGLI APPALTI MILIONARI DELLA SANITA’ (DUE AVVISI DI GARANZIA GIA’ IN BACHECA…)
Giancarlo Perna per "il Giornale"


Governatore per la seconda volta, Vendola è il rais della Regione, a capo di un sistema di potere tra i più capillari. Ha inoltre una ribalta nazionale come presidente del partito fabbricato a sua immagine: il Sel, acronimo di Sinistra Ecologia Libertà. Infine, ma più indicativo di tutto, Vendola è al vertice di una struttura che ha come unico referente se stesso: «La Fabbrica di Nichi», una milizia personale costituita da migliaia di volontari.
È distribuita in 604 unità sparse per il mondo. Sono spazi fisici -locali,case, sale - e virtuali (siti internet) da cui i miliziani divulgano il verbo vendoliano - cioè il nulla - con passione e competenza. Basta consultare internet per vederne la dislocazione sull'orbe terracqueo, dall'Oceania alle Americhe. Poiché Nichi definisce La Fabbrica «cantiere per un'Italia migliore» potete farvi un'idea del suo narcisismo.

È con la candidatura a governatore che Nichi ha dimostrato all'inclito e al volgo di godere di una popolarità personale che gli ha permesso di dettare lui le condizioni al Pd, di avere una barca di elettori, valere da solo quanto un partito e suscitare amori alla Berlusconi. «Tra me e i pugliesi -dice Nichi - c'è un rapporto prepolitico. Nonne e madri mi fermano. I bambini mi mandano lettere con consigli».

Dopo otto anni di governo, la macchia più nota del vendolismo in Puglia è lo scandalo ospedaliero. Le solite cose: mazzette, sprechi, raccomandazioni, escort. La magistratura incriminò prima l'assessore Pd alla Sanità, Nicola Tedesco, poi il vice di Nichi, il dalemiano, Sandro Frisullo. In un pugno di giorni fu la catastrofe. Tedesco disse che Vendola sapeva e aveva avallato.
Nichi, invece, voltò le spalle a tutti e disse di sé: «Io non sarò mai indagato perché mi conosco bene». Si percepisce, infatti, come l'incolpevole per antonomasia. Lui fa politica per spirito di servizio, in favore del popolo, in nome della legge, per il progresso del mondo e il trionfo dei buoni sentimenti. Non lo sfiora l'idea che, da capo della Giunta, la responsabilità politica sia sua.
È andata a finire che quest'anno a Nichi sono arrivati due avvisi di garanzia. Uno per peculato e falso a proposito di una transazione di 45 milioni. Un altro per abuso di ufficio: avrebbe favorito un medico amico in un concorso per primario ospedaliero. Il pm che indaga, Desirèe Degeronimo, che Nichi detesta, convocata in Senato per parlare della situazione pugliese, ha detto senza peli sulla lingua: «Con Vendola al potere, nella Regione non c'è più spazio per la legalità». Un epitaffio al vetriolo.
Tralascio i dobloni che finiscono nelle tasche della casta pugliese. Nichi porta a casa 14.595 euro, il doppio dei governatori dell'Emilia o Toscana. Incamera inoltre un assegno di 2.282 euro per «mantenere i rapporti con gli elettori». Idem, i 70 consiglieri regionali. Un altro capitolo sono i rifiuti. Nichi è un ecologista fanatico. Niente termovalorizzatori, nessuna nuova discarica, smaltimento «naturale».

I Vendola non navigavano nell'oro. Il babbo era impiegato delle Poste, con moglie e quattro figli a carico. Già sappiamo che era comunista, ma ai tempi di Mussolini era stato fascista. La famiglia era anche praticante. La sera, quando il babbo andava a rimboccargli le coperte, chiedeva al figlio: «Hai detto le preghiere?». Il governatore ha tuttora la Bibbia sul comodino.
Nichi fece outing a vent'anni nel 1978.I primi cui confessò l'inclinazione, furono i genitori. Li annichilì. «Dichiararmi gay - ha raccontato- fu per me un massacro. All'epoca, molti pensavano che per i gay bisognasse chiamare il medico». Ma, ha aggiunto, intenerito di sé, «non so mentire. Avevo scoperto l'amore e viverlo come una colpa mi sembrava una bestemmia contro Dio».

Da otto anni, Nichi, 54 anni, vive more uxorio con Eddy Testa, 34, italo-canadese. Ed, che lavora nella Fabbrica di Nichi, è definito un «creativo», cioè artista eclettico. Il giorno del suo cinquantesimo compleanno, il giovane regalò al compagno un orecchino di brillanti da alternare al solito cerchietto, portando una ventata di aria nuova nel look di Nichi, uomo di cui potremmo ancora parlare a lungo. Ma, per vostra fortuna, lo spazio è tiranno.
www.dagospia.com
Nessun commento:
Posta un commento