"Gli uomini vogliono volare, ma hanno paura del vuoto. Non possono vivere senza certezze. Per questo cambiano il volo in gabbie. Le gabbie sono il luogo dove vivono le certezze. ”
Fëdor Dostoevskij
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L’uomo è un essere che aspira alla libertà, alla trascendenza, alla creatività, ma allo stesso tempo è tormentato dal dubbio, dall’angoscia, dalla paura del nulla. Per sfuggire a questa contraddizione, l’uomo si rifugia in sistemi di pensiero, di valori, di norme, che gli danno una sicurezza illusoria, ma che lo privano della sua autenticità.
Dostoevskij descrive magistralmente questa drammatica tensione tra il volo e la gabbia, tra il desiderio e la rinuncia, tra il sogno e la realtà. I suoi personaggi sono spesso animati da una sete di assoluto, di bellezza, di giustizia, ma si scontrano con la crudeltà, la miseria, l’ipocrisia del mondo. Alcuni si ribellano, altri si arrendono, altri ancora cercano una via di mezzo, ma nessuno riesce a trovare una soluzione definitiva.
Dostoevskij ci invita a riflettere sul senso della nostra esistenza, sul valore delle nostre scelte, sul prezzo della nostra libertà. Ci chiede se siamo disposti a volare, anche a costo di affrontare il vuoto, o se preferiamo restare in gabbia, anche a costo di rinunciare al volo. Ci sfida a cercare un equilibrio tra il nostro io e il mondo, tra la nostra fede e la nostra ragione, tra la nostra speranza e la nostra realtà.
Etica morale
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