LA FINE DELLA TERZA GUERRA D'INDIPENDENZA ITALIANA
Il 3 ottobre 1866 fu stipulato il Trattato di Vienna tra l’Italia, rappresentata dal generale Luigi Menabrea, e l’Austria con il quale veniva dichiarata conclusa la Terza guerra d’indipendenza italiana. In base all’accordo di pace, l’Impero austriaco avrebbe ceduto il Veneto, il Friuli e la provincia di Mantova, alla Francia, che a sua volta li avrebbe poi trasferiti al Regno d'Italia, previo il consenso degli abitanti dei territori interessati, tramite plebiscito a suffragio universale maschile svoltosi nei giorni 21 e 22 ottobre 1866. I diplomatici italiani durante i negoziati del trattato tentarono invano di ottenere anche il Trentino fino a Salorno. Tentativi simili non vennero neanche tentati per l’Istria o Trieste, considerati etnicamente misti.
La cessione del Veneto dalla Francia all'Italia avvenne il 19 ottobre 1866 in una stanza dell'hotel Europa sul Canal Grande dove il generale Le Bœuf, garante dello svolgimento della consultazione firmò la cessione del Veneto all'Italia. La maggioranza dei votanti nel plebiscito si espresse a favore dell'annessione, e con l'ingresso a Venezia, il 7 novembre, di Vittorio Emanuele II, si concludeva anche la fase politica della terza guerra di indipendenza.
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