Vatican Girl - Quello che penso
La ragazza vaticana ma anche la ragazza (rapita dal) Vaticano. È il senso della tesi insita già nel titolo che dando corpo a tre ipotesi, in realtà mette l'accento su un'azione specifica sulla quale queste ipotesi convergono.
Quindi avanza una tesi nuova, e per una serie tv che indubbiamente ricerca l'attenzione internazionale facendo leva su due argomenti hot (segreti in Vaticano e pedofilia che però non sono avulsi da quanto accaduto) con il gusto dell'entertainment, nonostante tutto possiede una certa qualità unita a un aspetto raro in questi prodotti: il rispetto dei fatti e una indipendenza nel raccontarli.
È una serie che prova ad andare oltre quanto conosciuto, anzi alcuni episodi (vedi la vicenda della sepoltura di De Pedis/basilica Sant'Apollinare) non vengono nemmeno trattati preferendo (e così anche rischiando sul) l'approfondimento di altri aspetti. Come il discusso ruolo di un personaggio, tale Marco Accetti, il cui perito definisce in sostanza inattendibile. Ma chi è il perito forense che ha giudicato Accetti? Basta guardare il cognome...
Accetti poi: non è tutto falso quello che rivela nel tempo, e viceversa. E probabilmente la sua importanza è relativa. La questione è che è la componente di un quadro. Accetti mette insieme (sicuramente in parte depistando) due casi che da sempre sono stati trattati separatamente. E questo è l unico aspetto che riguarda Accetti che invece andrebbe rivisto, a prescindere da Accetti stesso.
Il fil rouge di tutta la serie è la complicata contrapposizione tra il vero e il non vero di alcuni episodi e la volontà di aver trasformato, da parte di chi ha gestito il caso nel tempo, ognuno di essi come elementi che possono leggersi solo in contro luce e in più modi. L'arma vera in questa lunga vicenda e in altre della nostra complicata storia italiana e vaticana, è -come giustamente emerge dalle parole dell'avvocato Laura Sgro'- il tempo, che passando inesorabile fa perdere via via pezzi importanti di verità: perché muoiono le persone, perché va a perdersi la vividezza dei fatti. Il problema per il Vaticano è però uno: la vicenda di una ragazzina che sparisce per 37 anni è ancora viva nell'opinione pubblica. E questo lo sa anche papa Francesco. Ma anche lui fa una scelta e gira le spalle alla famiglia.
Il tempo ma anche il ricatto.
Il Vaticano agisce come spesso fa la magistratura italiana: acquisisce informazioni per tombarle, fa passare acqua sotto i ponti insieme agli anni e quindi l'importanza dei fatti.
La stessa testimonianza dell'amica di Emanuela nasconde nel dolore che traspare dalle sue parole probabilmente altro.
Non è una inchiesta ma pone l'accento serio sulle implicazioni vaticane che andrebbero esplorate.
I manifesti rinnovati della ragazza con la fascetta nuovamente comparsi per la città di Roma sono forse l unica nota stonata.
Simona Zecchi
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