IL MITO DI ERCOLE E LICA
Il mito racconta che un giorno l’eroe greco Ercole, famoso per le 12 fatiche, fosse in viaggio insieme alla moglie Deianira per raggiungere un amico.
Ad un tratto, nel tentativo di attraversare un fiume, si imbatterono nel centauro Nesso. La creatura mitologica tentò di rapire Deianira con la scusa di aiutarla nella traversata e così Ercole lo uccise con una freccia.
Prima di morire, Nesso preparò la sua vendetta: consegnò un po’ del suo sangue a Deianira, dicendole che avrebbe potuto usarlo per conservare in eterno l’amore di suo marito.
Accadde così che quando Ercole si innamorò di un’altra donna di nome Iole la moglie Deianira pensò bene di utilizzare il sangue di Nesso. Bagnò una veste con questo unguento e la consegnò a Lica, il suo servitore, con il compito preciso di portarla in dono a Ercole.
Quando Ercole indossò la veste, l’inganno fu svelato: la pozione era in realtà un veleno ed Ercole iniziò così a impazzire di dolore. Persa la lucidità, il forzuto Ercole afferrò il povero Lica e lo gettò al vento, facendolo cadere lontanissimo nel mare.
La leggenda narra che Lica atterrò in acqua trasformandosi in scoglio, dando così origine alle isole Licadi.
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Artenauta
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