Credo che ognuno di voi dovrebbe conoscere Don Giulio Mignani, parroco di Bonassola, una delle persone più belle, umane e coraggiose che abbiamo in Italia.
Troppo coraggioso.
Infatti è stato appena sospeso a divinis dal Vaticano per le sue posizioni a favore della vita (quella degna di essere vissuta), dell’amore (di ogni genere), della libertà di scelta, sempre.
Solo negli ultimi anni:
È stato tra i firmatari del referendum sul fine vita.
Ha rifiutato di benedire le palme in segno di protesta contro il divieto di benedizione delle coppie omosessuali:
“Se non posso benedire loro, allora neanche le palme”.
Ha trasformato un’ala della canonica in appartamenti in affitto a prezzo calmierato per chi ha bisogno.
Ha parlato a gente a cui la chiesa non parla da decenni e che, con lui, è entrata ad ascoltare.
Quando la Corte suprema Usa ha dichiarato fuorilegge l’aborto, ha commentato: “Così si torna indietro di 50 anni e agli aborti clandestini”.
Non è lui a non meritare di essere trattato così. La verità è che la Chiesa, questa Chiesa, uno così proprio non se lo merita.
Con Don Giulio. Sempre. Oggi più che mai.
Lorenzo Tosa
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