di Daniele Autieri
Dalla ristorazione agli olii esausti, la fame di business dei clan ha permesso ai suoi affiliati di mettere le mani ovunque
Dalla ristorazione fino al ritiro degli olii esausti. La fame di business della locale romana della ‘ndrangheta ha permesso ai suoi uomini di mettere le mani ovunque. Sono tantissimi i locali e le società con sede nella capitale che – secondo quanto riportato dall’ordinanza di misura cautelare emessa oggi dal Gip Gaspare Sturzo del tribunale di Roma nei confronti di 61 soggetti – gravitano nell’orbita delle ‘ndrine calabresi.
Tra questi il ristorante Binario 96, controllato dalla società Station Food, o ancora il Derby Bar di via Malatesta così come il panificio Zio Melo, che fa capo all’omonima Zio Melo srl.
Alle loro spalle, soci o più spesso schermati da prestanome romani, gli uomini considerati dalla procura di Roma come rappresentanti delle cosche nella capitale, a partire da Vincenzo Alvaro, rappresentante a Roma del clan Alvaro e in passato titolare del Cafè de Paris in via Veneto.
Nell’ambito dell’operazione guidata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, che ha portato alla richiesta delle misure cautelari nei confronti di 43 persone, è fittissima la rete delle società coinvolte. Tra queste la Templari srl, la Panforno srls o ancora l’Oasi Dolciaria di via Siria.
Significative sono le attività delle cosche nel settore ittico, dove la Locale di Roma era riuscita a infiltrarsi in una serie di società come la Fish Roma srl, la Cala Roma srl o ancora la Mustafish. In molti casi, l’approvvigionamento del pesce che poi veniva venduto all’ingrosso ai locali di Roma avveniva con l’esercizio della violenza e delle minacce. Lo stesso è accaduto nel business degli olii saturi.
Ancora secondo quanto ricostruito dalla procura di Roma, era stata costituita una società incaricata di ritirare gli olii saturi in tantissimi ristoranti della capitale, che erano obbligati ad accettare senza avere denaro in cambio. Gli olii così raccolti venivano consegnati ad una società con sede a Caivano, vicino a Napoli
https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/05/10/news/ndrangheta_roma_i_locali_sequestrati-348927746/
Giordani71
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