Entrò nel celebre quintetto nel 1968 sostituendo David Ruffin. Tra i più grandi successi con la band, “Papa Was A Rollin ‘Stone” e “Cloud Nine”.
2 Febbraio 2018 23:22
di Valeria Morini
Addio a Dennis Edwards, cantante afroamericano che fu il secondo leader dell'indimenticabile gruppo The Temptations. Edwards avrebbe compiuto proprio domani, il 3 febbraio, 75 anni. Era entrato nella band nel 1968 per sostituire il cantante originale David Ruffin. Aveva inciso anche tre album solisti e fino allo scorso anno si esibiva con i successi dei Temptations con il gruppo "The Temptations Review featuring Dennis Edwards". Il cantante è deceduto in un ospedale di Chicago e le cause del decesso non sono state rese pubbliche.
Nato a Birmingham, in Alabama, aveva iniziato a cantare all'età di due anni nella chiesa del padre. A 20 anni passò dal gospel al pop, militando inizialmente con i Countours. Edwards si aggregò quindi al celebre quintetto dei Temptations, tra i più rappresentativi gruppi prodotti dalla storica etichetta Motown. Tra i loro maggiori successi interpretati da Edwards ricordiamo "Cloud Nine", "I Can not Get Next To You", "Psychedelic Shack", "Ball Of Confusion" e "Papa Was A Rollin ‘Stone". Lasciò la band nel 1977 per poi tornarvi dal 1980 all'84 e dal 1987 all'89. Nel 1989 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame proprio come membro dei Temptations.
La carriera solista
I tre album solisti pubblicati da Edwards negli anni 80 furono "Don't Look Any Further" (1984), che raggiunse il secondo posto nelle classifiche R&B in Usa, "Coolin' Out" (1985), che includeva una versione di "Try a Little Tenderness" e "Talk To Me" (1993). Fu sposato brevemente con la cantante Ruth Pointer (delle Pointer Sisters), da cui ebbe una figlia, Issa, anche lei vocalist.
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