Lo "strano" suicidio di Alighiero Noschese
Il famoso imitatore si sparò un colpo alla tempia mentre era ricoverato, per una forte depressione, in una clinica romana.
Era nato a Napoli nel 1932 ed è morto a Roma il 3 dicembre del 1979. Suicida. E’ AlighieroNoschese. Il grande imitatore dalla vita piena di misteri. La mattina del 3 dicembre del 1979Alighiero Noschese si sparò un colpo alla tempia mentre era ricoverato in un ospedale, una clinica privata romana, Villa stuart, per una forte depressione. Nella clinica il famoso attore aveva trascorso 22 giorni prima di mettere termine alla sua vita mentre passeggiava nei giardini. Ma come mai era armato? Chi gli ha fornito l’arma e perchè. Ma chi era Alighiero Noschese conosciuto dopo la sua morte come un “maestro” della Massoneria? Della sua vita si sa ben poco. Dopo il suo “strano suicidio” venne alla luce la sua appartenenza alla Massoneria come iscritto numero 343. Ma cosa hanno in comune la sua appartenenza alla Massoneria e la sua morte? Il suicidio dell’artista desta molti dubbi ed angosciose domande. L’attore era stato ricoverato nella clinica per un fortissimoesaurimento nervoso e crisi depressive. Come mai aveva il permesso di girare all’interno della struttura ospedaliera armato di una pistola “Smitt e Wesson” calibro 38 tenuta in una fondina sotto la giacca? Interrogati i sanitari qualcuno ha affermato che il famoso artista era stato autorizzato a portare la pistola perchè in questo modo si sentiva rassicurato. Ma di chi aveva paura Alighiero Noschese? E per cosa. E, principalmente, quali paure hanno spinto il primario della clinica ad accettare che un suo paziente, anche se notissimo, poteva girare nel nosocomio armato?E’ c’ è anche un’altra coincidenza, forse solo tale, una sola “coincidenza”. quando Alighiero Noschese si è“suicidato” nello stesso giorno e nella stessa clinica era stato ricoverato per una operazione alla cistifellea Giulio Andreotti. Solo una coincidenza.Eppure per la circostanza l’intera struttura era sorvegliata e presidiata dai reparti speciali dei carabinieri che poi hanno dichiarato di non aver visto niente e nessuno nei giardini della Clinica. Alighiero Noschese si è sparato nella piccola cappella della clinica nel giardino. E’ mai possibile che i carabinieri non controllavano la piccola chiesetta? Ed è mai possibile che nessuno si sia accorto di nulla e che nessuno ha avvisato i militari della presenza della pistola? Perchè nessuno ha detto nulla ai carabinieri che piantonavano il nosocomio per difendere Andreotti da eventuali attentati? Ed ancora più inquietante, perchè dopo il ritrovamento del corpo ormai privo dio vita dell’artista gli addetti alla clinica impedirono a chiunque di avvicinarsi al corpo? Alighiero Noschese si è suicidato o qualcuno lo ha“aiutato” a farlo? A chi dava fastidio e perchè. Molte le ipotesi ma , nessuna verità è emersa. Si dovrebbe prendere in esame il periodo degli anni di piombo e della successiva strategia della tensione, i depistaggi sulle stragi della prima metà degli anni ‘70. Un generale dichiarò alla rivista L’Espresso che depistare le indagini specialmente sulle stragi si fece ricorso anche a telefonate affidate ad un abile imitatoro abile anche nei dialetti. L’artista doveva imitare le voci di molti politici trai quali l’allora Presidente della Repubblica Giovanni Leone e Giulio Andreotti. E Alighiero Nochese aveva proprio come suoi cavalli di battaglia questi due potenti politici.Altro particolare inquietante, tra le stragi c’è quella del treno Italicus del 1974 che vedrà implicato Lucio Gelli iscritto, come l’imitatore ma, l’attore era un massone, anzi un Maestro massonico. Alighiero Noschese si sparò un colpo alla tempio dopo 22 giorni dal suo ricovero lasciando tutti sconvolti ed aprendo un nuovo “mistero” italiano mai svelato.
Lucia Criscuoli.
http://guide.supereva.it/cronaca_nera/interventi/2006/05/256057.shtml
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