La grande bellezza: “Fellini è altra cosa. E la Ferilli si copra, ha 50 anni”
Dopo “avere rivisto‘La grande bellezza, un mio lettore mi scrive alcune note che si aggiungono al contro coro degli italiani fuori del coro.
Il fatto che si firmi Francesco Ridens nulla toglie alla efficacia delle sue osservazioni che lui definisce “uno sfogo con tinte riflessive”. Scrive Francesco:
“A me il film è piaciuto limitatamente all’interpretazione del bravo Toni Servillo. Ma è un film che non posso nemmeno definire onesto a dirla tutta. Un film confuso che gioca su stereotipi morbosi che attirano gli italiani….il marcio, tette, culo e coca.
Un film per giustificare l’esibizionismo patetico di una Ferilli che non vuole ammettere di avere più di 50 anni e coprirsi. Gli stranieri l’hanno definito bello perché rispecchia l’Italia: cioè merda. Quindi indirettamente implicano che sia un film….di m…?
I paragoni con ‘la dolce vita’ li può fare solo chi non ha visto il capolavoro felliniano. Quello è un film cupo, amaro, malinconico, profondo. Angosciante. La scena finale in riva al mare con Mastroianni è il dramma della vita.
Domanda cattiva di fondo: ma lo spot di Sorrentino con la 500 è stato girato nelle ore immediatamente successive all’Oscar? O forse era stato fatto con molto anticipo certi dell’esito finale? Certo gli avversari per la statuetta non erano proprio irresistibili se non altro per il ‘peso’ delle nazioni che rappresentavano. La Fiat non ha forse acquistato l’americana Chrysler e si appresta ad entrare in Borsa?”
http://www.blitzquotidiano.it/societa/la-grande-bellezza-fellini-e-altra-cosa-1810569/
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