Darfur: due italiani aggrediti dai miliziani
Ora stanno rientrando da Fashir a Khartoum a bordo di un aereo dell'Unamid
Una foto d'archivio della United Nations-African Union Mission in Darfur (UNAMID)
Due italiani di 33 e 41 anni in viaggio in Darfur sono stati aggrediti martedì da un gruppo armato. Lo riferisce Antonella Napoli presidente di Italians for Darfur che, citando fonti sul posto, aggiunge che l'attacco sarebbe opera di filogovernativi. L'episodio è avvenuto nei pressi di Kubr el Nahal. I due hanno riportato ferite curate all'ospedale di Nierteti dove sono stati prelevati dall'Intelligence e Security Service sudanese (Niss) che li ha trasferiti a Zalingei, dove sono stati interrogati e trattenuti.
Ora stanno rientrando da Fashir a Khartoum, a bordo di un aereo dell'Unamid. Lo riferisce all'ANSA l'ambasciatore italiano Armando Barrucco, aggiungendo che uno dei due è stato ferito a una gamba da un colpo d'arma da fuoco, pare in modo non grave. Nella capitale sudanese i due saranno trasferiti in una clinica per verificarne le condizioni di salute, prima di farli ripartire per l'Italia.
Non è in gravi condizioni uno dei due italiani aggrediti e feriti in Darfur martedì scorso. Lo ha riferito all'ANSA l'ambasciatore italiano in Sudan, Armando Barrucco, che in questo momento si trova in una clinica di Khartoum insieme ai due connazionali. Uno, ferito a una gamba da un colpo d'arma da fuoco, ha riportato la frattura della tibia ed è ora sottoposto alle cure dei medici. I due italiani potrebbero ripartire per l'Italia "già domani o al massimo lunedì.
(ANSA)
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