Toh, ci è arrivato anche lui: “Non possiamo piu’ parlare. Il politically correct ha trasformato le nostre conversazioni in parole sintetiche. Di plastica. Le ha svirilizzate. Parlare come si pensa e’ diventato uno scandalo”. E’ quanto scrive Beppe Grillo sul suo blog e aggiunge: “La morte e’ un dolce trapasso. Berlusconi e’ uno statista, non un evasore fiscale. Non si diventa vecchi rincoglioniti, ma anziani saggi. I lavori umili e socialmente utili sono scomparsi. Lo spazzino e’ un operatore ecologico. Non ci sono piu’ ciechi e sordi, ma non vedenti e deboli di udito”.Secondo Grillo: “Questa piaga ipocrita, questa mascherata sta travolgendo tutto e tutti. Napolitano non e’ neppure nominabile in Parlamento.
All’ingresso di Montecitorio la politically correct Boldrini mettera’ la targa ‘Non bestemmiare e non nominare Napolitano invano’. E che dire – sottolinea – dei parlamentari condannati che si fanno chiamare ‘onorevoli’? Forse dovremmo chiamarli ‘onorevoli delinquenti’? E ‘dell’agibilita’ politica’ al posto della grazia? Chi dovesse esclamare, magari a pieno diritto, ‘Paese di merda’ sarebbe sanzionato, se avesse detto ‘Questo e’ il Paese che amo’ sarebbe un perfetto candidato per la presidenza del Consiglio”. “L’invalido si alza forse dalla carrozzella perche’ qualcuno ha deciso che lui e’ ufficialmente un ‘ipocinetico’? – argomenta ancora – L’omosessuale pensa forse che gli altri lo amino di piu’, o lo odino di meno, perche’ viene chiamato ‘gay’ (un termine riesumato dal gergo criminale settecentesco, dove stava a indicare chi si prostituisce e vive di espedienti)? L’unico vantaggio e’ che i teppisti che una volta pestavano i froci adesso pestano i gay”, continua citando Robert Hughes. Grillo rileva ancora: “Mentre parli devi continuamente e seriamente valutare se ogni parola che stai per pronunciare puo’ urtare la sensibilita’ di qualcuno: un gruppo religioso, un’istituzione, una comunita’, un’inclinazione sessuale, un’infermita’, un popolo. Per non avere problemi devi limitarti ai saluti ‘Buongiorno e non mi faccia dire altro’. Ti trasformano in un Houdini della parola, in un contorsionista del significato. Non sai piu’ come chiamare le cose, le persone. Un immigrato clandestino e’ un rifugiato alla luce del sole. Razzi non e’ ignorante, non ha una perfetta padronanza della lingua italiana. E’ una dittatura che riguarda anche noi stessi. Non facciamo fiasco, riusciamo meno bene del previsto. Non siamo drogati, eccediamo nell’uso di sostanze stupefacenti. Non siamo paralizzati, ma affetti da tetraplegia. E la nostra verecondia verbale si spinge oltre la morte: un cadavere. esortava il New England Journal of Medicine, andrebbe chiamato ‘persona non vivente’. Di conseguenza, un cadavere grasso sara’ una persona non vivente portatrice di adipe”.
Finalmente ci è arrivato anche lui. Su questo giornale – che non nutre simpatie politiche per Grillo –lo avevamo difeso molto tempo fa. Difendere la libertà di parola deve essere considerato un dovere di ogni vero indipendentista. Altrimenti, il solo dire “l’Italia è un paese di merda” finirà col procurarvi dei guai.
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