Dopo i riscontri contabili le Fiamme gialle hanno avviato accertamenti bancari riuscendo a quantificare gli incassi, che con frequenza settimanale la psicologa versava in contanti sui propri conti correnti, profitto delle prestazioni sanitarie effettuate senza il rilascio ai pazienti di alcun documento fiscale: in tutto 1.200.000 euro dal 2007 al 2011.
La professionista, che è stata denunciata all'autorità giudiziaria, ha presentato regolarmente le dichiarazioni, ma nelle stesse ha esposto un reddito decisamente inferiore a quello reale: un dodicesimo di quello effettivamente percepito, con conseguente omissione del versamento delle relative imposte. A garanzia delle entrate vantate dal fisco è stato proposto il sequestro dei beni. Dall'inizio dell'anno sono stati avviati controlli nei confronti di diverse categorie professionali: avvocati, medici, notai, architetti, promotori finanziari (ANSA)
Nessun commento:
Posta un commento