L'ex pornostar torna in campo e fonda un nuovo partito col compagno. Primo punto del programma? Riaprire le case chiuse
«No. I radicali questa volta non c'entrano e non abbiamo intenzione di allearci con nessuno», spiega Di Carlo all'Ansa conversando al telefono dal suo studio di via Cassia a Roma, da ieri (dopo la firma costitutiva davanti al notaio) sede del DNA. «Non stiamo nè a sinistra, nè a destra, nè al centro - dice - siamo al di sopra. E la poltrona della presidenza la dividiamo in due. Così come siamo entrambi candidati alla premiership».
«L'idea del DNA è un'esigenza sociale - aggiunge Di Carlo - quando la gente ferma Ilona per strada capita spesso, che oltre agli autografi le chiedano soldi per comprare cibo, o aiuto nella ricerca di un lavoro. E lo stesso accade anche su Facebook. Così nasce l'idea di un impegno per le fasce più umili. Vogliamo che in Parlamento arrivino i mestieri del popolo. Insegnanti, fabbri, idraulici, agricoltori, e perché no, anche le prostitute, dato che esercitano una professione».
I partiti tradizionali, il sexy avvocato, li definisce «senescenti, incapaci di portare benefici al popolo, in guerra solo per difendere i propri interessi». Beppe Grillo invece «è un grande artista che si affaccia alla politica», ma Ilona è più «polivalente, perchè è un'artista e una politica consolidata». Berlusconi? «Simpatico ed elegante». Bersani e Renzi? «no comment».
La conferenza stampa di presentazione del DNA è prevista per ottobre, ma già sul sito «cicciolinaonline.it» vi è una traccia. «Abbiamo fatto un esperimento con le amministrative di Monza. Quando si è sparsa la voce della nostra candidatura - racconta - i sondaggi ci hanno dato al 4%. Poi abbiamo rinunciato. Il nostro obiettivo sono le politiche». E dalle prossime settimane inizieranno il loro tour attraverso l'Italia, per stare tra la gente.
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