Nello schianto morì il giovane tennista 24enne, che da ragazzino aveva sfidato e battuto Jannik Sinner
La Procura della Repubblica di Bolzano ha iscritto due carabinieri nel registro delle notizie di reato in relazione all'incidente mortale in cui all'alba del 15 giugno morì un ragazzo di 24 anni, Tobias Tappeiner, giovane promessa del tennis. Tappeiner aveva imboccato contromano l'autostrada del Brennero e si era scontrato con la vettura su cui viaggiava una famiglia altoatesina, che rimase gravemente ferita nello scontro.
«Dall'analisi delle telecamere di sorveglianza della A22 di Bolzano Sud - riferisce una nota della procura altoatesina - è emersa la presenza di un'autovettura dei carabinieri con colori d'istituto sul lato destro in uscita dal casello». Accertamenti sono in corso «per verificare dove si trovava l'equipaggio dell'autovettura al momento dell'arrivo del Tappeiner e dell'ingresso dello stesso in autostrada».
«Sono pertanto stati iscritti nel registro delle notizie di reato i due appartenenti alle forze dell'ordine al fine di approfondire» se fossero «in condizione di rendersi conto dell'ingresso contromano da parte del Tappeiner e di fermarlo. Si ipotizza la violazione degli artt. 590 bis e 589 codice penale in relazione all'art. 40 capoverso (Lesioni personali stradali gravi o gravissime e omicidio colposo in relazione all'obbligo di evitare l'evento)», conclude la nota.
Chi era Tobias Tappeiner
Originario di San Paolo di Appiano, Tappeiner era un volto noto nel tennis locale. Istruttore presso la scuola tennis del circolo di via Martin Knoller a Bolzano, militava nel campionato di Serie B1 con il TC Bolzano. Da giovane aveva condiviso diversi tornei e trasferte con Jannik Sinner, oggi numero uno del mondo.
In un torneo Under 12 disputato a Bressanone nel 2014, Tappeiner era riuscito a battere Sinner con un doppio 7-6, 6-3. Una foto condivisa sui social nel 2022 li ritrae sorridenti dopo un match, testimoniando un’amicizia e una rivalità sportiva nata sui campi dell’Alto Adige. «Tobi era sempre sorridente, ironico e disponibile.
In campo si trasformava: non mollava mai, era un combattente», ricorda Stefan Laimer, direttore sportivo del TC Bolzano. Tappeiner era considerato un talento autentico, legato al tennis con passione e dedizione.
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