Tom e Daisy non tollerano l’idea di comportarsi "malissimo". Ogni responsabilità viene proiettata all’esterno, o banalmente da loro dimenticata, come una cartaccia lasciata per terra per distrazione.
Fitzgerald mostra come la distruzione “silenziosa” di Tom e Daisy sia più spietata di un crimine penale “classico”, perché avviene senza voler mai affrontare direttamente le conseguenze.
È questo, per Fitzgerald, l'atto più vile che un essere umano possa compiere. Poiché è un atto di fuga permanente: non c’è mai un momento di confronto, di responsabilità, di dolore autentico per ciò che hanno causato, di tentativo di riparare. Non si sporcano le mani, ma anzi, come leggiadre farfalle, volano elegantemente da qualche altra parte a prendere e distruggere, senza mai dare e senza mai voltarsi indietro.
La loro gretta superficialità è l'unica colla che tiene insieme il loro matrimonio e il loro mondo: nessuna reale forma d'amore, sono un’unione fondata sulla complicità nella propria irresponsabilità e pretesa di impunità.
Per me, è delle frasi più belle e alte della letteratura moderna, che fotografa senza sconti sia la dimensione sociale dell' "l'elegante" ferocia data dal privilegio quando usato solo per i propri fini - spesso solo vacui e demenziali - che la sfera più intima del comportamento umano e dei rapporti tra le persone. E la commovente interpretazione di RR nel film, illumina ancor più la magistrale e tagliente prosa di Fitzgerald. Due giganti che rendono quel romanzo, quella frase, impossibile da dimenticare. Perfino per tutti i Tom e Daisy del mondo, se solo la leggessero 😄
.
Laura Margottini

Nessun commento:
Posta un commento