Stiamo assistendo sempre più impotenti a un GENOCIDIO di proporzioni immani, giunto al suo decimo e ultimo stadio secondo il modello comparativo rielaborato dall'americano Gregory Stanton, fondatore di una ONG con sede a Washington, su un modello precedente costruito da lui stesso.
Ecco i dieci stadi del genocidio secondo Stanton, da me riadattati e sviluppati in singoli punti:
1. Classificazione. In questa fase l'io si contrappone all'altro. Siete diversi da noi, ed è necessario che ci separiamo. Ogni forma di convivenza fra il nostro popolo e il vostro è impossibile.
2. Simbolizzazione. Siamo costretti a imporvi i nostri valori con la forza, e così per i simboli che li veicolano. Vi odiamo, e incitiamo altri a odiarvi, per quello che siete e per i disvalori che rappresentate e abbiamo il dovere di combattere.
3. Discriminazione. Non potete godere dei nostri stessi diritti civili. Dovete vivere segregati.
4. Disumanizzazione. Non siete molto diversi da un animale o un parassita, e dobbiamo perciò comportarci verso di voi conseguentemente.
5. Militarizzazione. Trattarvi come soggetti non umani è una misura non più confacente ai nostri scopi. Un parassita va schiacciato. Abbiamo addestrato i nostri soldati per schiacciarvi come meritate qualora proviate a reagire o a ribellarvi.
6. Polarizzazione. Quelli che avete eletto a vostri leader non sono moderati come dite. Dobbiamo ucciderli o arrestarli, perché recano turbamento all'ordine sociale, e poiché li avete sostenuti vi toglieremo ogni libertà e sopprimeremo ogni vostro diritto.
7. Pianificazione del crimine. Sarete identificati, strappati alle vostre famiglie e, se necessario, torturati e giustiziati. Pagherete per esservi ribellati, o anche solo per aver rivendicato la vostra identità, la vostra religione, i vostri diritti elementari.
8. Persecuzione. Vi affameremo, vi esproprieremo dei vostri beni, vi cacceremo dalle vostre terre, vi deporteremo, vi rinchiuderemo in ghetti o campi di concentramento. Non ci saranno per voi aree in cui sentirvi sicuri o corridoi umanitari di cui possiate approfittare per fuggire.
9. Sterminio. Poiché non siete esseri umani non meritate di vivere qualunque cosa facciate e chiunque voi siate (anziani, donne, bambini). Vi eliminiamo e basta.
10. Negazione del crimine. Non abbiamo commesso nessun reato. Nessuno può giudicarci per aver sterminato un popolo che, come il vostro, non appartiene al genere umano. Avete meritato la vostra sorte.
L'undicesimo punto è ancora da scrivere, lo sto ancora elaborando in base ai quotidiani orrori di una tragedia indicibile.
Il mondo fermi Israele e il criminale di guerra alla sua guida. La risposta alla negazione del crimine, per Gregory Stanton, in assenza di una giustizia nazionale che mandi a processo i responsabili di un genocidio e li condanni, è l'istituzione di un tribunale internazionale. Prima o poi Benjamin Netanyahu conoscerà la sua Norimberga.
Massimo Arcangeli

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