Dott. Riccardo Borgacci
Magnesio per ridurre il cortisolo? Sì, ma meglio "all'ora giusta"!
Magnesio e cortisolo: un legame da non sottovalutare
Il magnesio riduce l'iperattività del sistema nervoso e aiuta a contenere i picchi serali di cortisolo, l'ormone dello stress.
È quindi utile contro:
- insonnia
- agitazione
- risvegli notturni.
Perché la sera è il momento migliore per l'assunzione
Assumere il magnesio 60-90 minuti prima di dormire potenzia la qualità del sonno, aiuta i muscoli a rilassarsi e favorisce una produzione ottimale di melatonina.
Al mattino l'effetto è meno incisivo.
Quali tipi di magnesio funzionano meglio di sera
Il magnesio bisglicinato e il magnesio citrato sono tra le forme più indicate per l'uso serale.
Si assorbono bene, rilassano e non irritano lo stomaco.
Le forme meno adatte sono quelle a lento rilascio o ossido.
Chi dovrebbe assumerlo e in quali casi evitarlo
È utile nei periodi di stress, insonnia e affaticamento.
Va assunto con attenzione in caso di problemi renali o uso di farmaci specifici.
La consultazione con il medico resta fondamentale.
Magnesio e cortisolo: un legame da non sottovalutare
Il magnesio è coinvolto in oltre 300 reazioni biochimiche dell'organismo, ma tra le sue funzioni più preziose c'è quella di regolare il sistema nervoso e i livelli di cortisolo. Questo ormone, prodotto dalle ghiandole surrenali, è fondamentale per rispondere agli stimoli stressanti. Tuttavia, se il cortisolo resta cronicamente elevato – soprattutto nelle ore serali – può diventare un nemico del sonno, della concentrazione e dell'equilibrio emotivo.
Il magnesio può rappresentare un alleato naturale per contrastare gli effetti negativi del cortisolo, in particolare quando si manifesta con picchi notturni. In questi casi, la sua assunzione agisce come calmante naturale: riduce l'eccitazione nervosa, abbassa la frequenza cardiaca e favorisce il rilascio di neurotrasmettitori inibitori come il GABA.
Oltre a questo, il magnesio contrasta la contrazione muscolare involontaria (spasmi, crampi) e facilita l'induzione di uno stato fisiologico di rilassamento. Ciò lo rende indicato per chi vive stati di stress, ansia o affaticamento cronico.
In breve, l'azione sinergica del magnesio si esplica sia sul piano ormonale che neuromuscolare, offrendo un contributo concreto alla regolazione del ciclo sonno-veglia e alla riduzione dell'attivazione psicofisica notturna.
Perché la sera è il momento migliore per l’assunzione
Uno degli errori più comuni, secondo il dottor Rojas, è assumere il magnesio al mattino. Sebbene non sia dannoso, l'effetto rilassante si disperde durante il giorno e non offre un sostegno diretto nei momenti in cui lo stress raggiunge l'apice, ovvero la sera.
Assumere il magnesio tra 60 e 90 minuti prima di andare a letto si rivela invece una scelta strategica. In questo lasso di tempo, il minerale viene assorbito e inizia a modulare il sistema nervoso, abbassando il cortisolo e potenziando la secrezione naturale di melatonina, l'ormone che induce il sonno.
I benefici principali dell'assunzione serale sono:
- Diminuzione della tensione muscolare accumulata durante la giornata
- Riduzione della tachicardia serale legata allo stress
- Migliore continuità del sonno e minori risvegli notturni
- Riduzione dei risvegli improvvisi con sensazione di allerta
Inoltre, chi ha un ritmo circadiano sfasato – come i lavoratori notturni – può trarre ulteriore giovamento dall'uso del magnesio in orari strategici serali, per favorire una transizione fisiologica verso il riposo.
Assumere il magnesio la sera è anche più tollerabile per l'apparato digerente, soprattutto se assunto a stomaco pieno o dopo un pasto leggero. È comunque buona norma attendere almeno mezz'ora dopo cena per evitare interferenze con l'assorbimento.
Quali tipi di magnesio funzionano meglio di sera
Non tutte le forme di magnesio sono uguali: la loro efficacia e tollerabilità varia in base alla composizione chimica. Per sfruttare al massimo l'effetto calmante serale, alcune forme sono più adatte di altre.
Ecco le migliori opzioni da assumere prima di andare a dormire:
Magnesio bisglicinato
Si tratta di una forma chelata, in cui il magnesio è legato a due molecole di glicina, un aminoacido calmante. È altamente biodisponibile, ha un'ottima tolleranza gastrica e agisce in profondità sul sistema nervoso centrale. È ideale per chi soffre di insonnia, risvegli notturni e crampi muscolari.
Magnesio citrato
Anch'esso ben assorbito, ha un'azione leggermente più energizzante rispetto al bisglicinato, ma se assunto alla giusta ora può comunque contribuire a ridurre la tensione mentale. Può essere utile nei casi in cui allo stress si associa anche stitichezza, grazie al suo lieve effetto lassativo.
Magnesio taurato
Particolarmente utile per chi soffre di ansia e tachicardia serale, perché la taurina ha un effetto regolatore sul ritmo cardiaco. È meno diffuso, ma promettente per chi cerca un sostegno neuro-cardiaco.
Le forme meno adatte alla sera includono:
- Magnesio ossido: poco assorbibile, può causare disturbi intestinali
- Forme a rilascio prolungato: rilasciano il minerale troppo lentamente per un effetto serale mirato
- Integratori combinati con stimolanti: come vitamina B6 in alte dosi o caffeina (da evitare la sera)
L'assunzione serale dovrebbe sempre rispettare i dosaggi raccomandati: in genere, 200-400 mg al giorno sono sufficienti, ma la posologia va personalizzata.
Chi dovrebbe assumerlo e in quali casi evitarlo
Il magnesio è utile in molte condizioni in cui il cortisolo è alterato:
- Stress cronico da lavoro o responsabilità familiari
- Sindrome da burnout o stanchezza mentale
- Insonnia iniziale o intermedia
- Ansia lieve, irritabilità o sbalzi d'umore
- Sindrome premestruale
- Crampi muscolari ricorrenti, anche notturni
In particolare, l'assunzione serale può aiutare chi si sveglia nel cuore della notte con palpitazioni, senso di allerta o difficoltà a riaddormentarsi.
Tuttavia, ci sono anche alcune precauzioni da seguire. L'uso di magnesio deve essere monitorato in caso di:
- Insufficienza renale: il minerale può accumularsi nel sangue
- Assunzione di farmaci specifici: come antibiotici, diuretici o bifosfonati, che possono interagire
- Problemi intestinali gravi: come coliti o diarrea cronica, in cui il magnesio può peggiorare i sintomi
Inoltre, è importante sapere che una singola assunzione non basta: i benefici sul cortisolo si vedono in genere dopo qualche giorno di uso costante, sempre sotto supervisione medica.
Per una valutazione accurata dello stato di magnesio, si possono eseguire esami specifici (come il dosaggio eritrocitario), ma spesso già la presenza di sintomi come affaticamento, spasmi, nervosismo o cattivo sonno può suggerirne una carenza.
Conclusioni
Il magnesio è uno dei rimedi naturali più efficaci e sicuri per contrastare i picchi serali di cortisolo, migliorare la qualità del sonno e favorire il rilassamento mentale e fisico. Il momento dell'assunzione gioca però un ruolo chiave: prenderlo al mattino può ridurre la sua efficacia, mentre assumerlo la sera – circa un'ora prima di andare a dormire – ottimizza i suoi effetti sul sistema nervoso.
Scegliere la forma giusta, come il bisglicinato o il citrato, assicura tollerabilità e risultati. In presenza di stress persistente, insonnia o tensione muscolare, integrare il magnesio può fare la differenza, ma è sempre bene parlarne prima con un medico o nutrizionista.
In un'epoca in cui il cortisolo è spesso fuori controllo per via di stili di vita frenetici, il magnesio può rappresentare un alleato semplice e naturale per riportare equilibrio, a patto di rispettare tempi, dosi e modalità di assunzione corrette.
Interventi con cellule staminali su fistole in pazienti affetti da Malattia di Crohn: prima volta in Puglia
Si tratta di una tecnica all’avanguardia, utilizzata in alcuni centri d’eccellenza del Nord Italia e in Europa, che fa uso del tessuto adiposo del degente stesso. Le operazioni eseguite in una clinica di Lecce
--
Per la prima volta in Puglia, interventi con le cellule staminali per il trattamento delle fistole perianali in pazienti affetti da Malattia di Crohn
https://www.lecceprima.it/salute/intervento-cellule-staminali-malattia-crohn-lecce-27-luglio-2025.html
© LeccePrima
Interventi con cellule staminali su fistole in pazienti affetti da Malattia di Crohn: prima volta in Puglia
Si tratta di una tecnica all’avanguardia, utilizzata in alcuni centri d’eccellenza del Nord Italia e in Europa, che fa uso del tessuto adiposo del degente stesso. Le operazioni eseguite in una clinica di Lecce
--
Per la prima volta in Puglia, interventi con le cellule staminali per il trattamento delle fistole perianali in pazienti affetti da Malattia di Crohn
https://www.lecceprima.it/salute/intervento-cellule-staminali-malattia-crohn-lecce-27-luglio-2025.html
© LeccePrima
Interventi con cellule staminali su fistole in pazienti affetti da Malattia di Crohn: prima volta in Puglia
Si tratta di una tecnica all’avanguardia, utilizzata in alcuni centri d’eccellenza del Nord Italia e in Europa, che fa uso del tessuto adiposo del degente stesso. Le operazioni eseguite in una clinica di Lecce
--
Per la prima volta in Puglia, interventi con le cellule staminali per il trattamento delle fistole perianali in pazienti affetti da Malattia di Crohn
https://www.lecceprima.it/salute/intervento-cellule-staminali-malattia-crohn-lecce-27-luglio-2025.html
© LeccePrima
Nessun commento:
Posta un commento