Il 18enne è noto sui social come Valemno
Per il suicidio di Andrea Prospero, il 19enne trovato morto in un monolocale del centro di Perugia a gennaio, il gip ha emesso decreto di giudizio immediato nei confronti di un 18enne, cittadino italiano residente a Roma, noto sui social come Valemno.
Il giovane era stato destinatario il 17 marzo di una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari perché ritenuto responsabile del reato di istigazione o aiuto al suicidio ai danni dello studente universitario, trovato privo di vita in un appartamento in via del Prospetto.
Le motivazioni del procuratore
«Nei mesi trascorsi sono state completate - spiega in una nota il procuratore capo Raffaele Cantone -, da parte della polizia postale e della squadra mobile di Perugia, le analisi dei dispositivi sottoposti a sequestro e delle chat intercorse tra la vittima e l'imputato e si è ritenuto, quindi, che il quadro probatorio complessivamente acquisito giustificasse la richiesta di giudizio immediato nei confronti dell'imputato, ancora in stato di custodia cautelare domiciliare». Il dibattimento comincerà il prossimo 8 ottobre.
Le chat e i consigli per il suicidio
Come è stato ricostruito dalle indagini, Prospero al suo «amico virtuale» aveva chiesto consigli in merito alla scelta del mezzo più idoneo e più indolore per il suicidio, venendo più volte incitato e incoraggiato a farlo. Andrea lo scorso gennaio aveva iniziato a preparare il suo suicidio cercando e chiedendo informazioni su ChatGpt in particolare sulla quantità necessaria di medicinali necessari per morire.
L’idea di farla finita era già nelle mente di Prospero dallo scorso settembre. In un dialogo su Telegram, Valemno gli suggerisce di andare allo studentato e portarsi «una corda e uno sgabello». «Io stavo pensando a una Glock», gli risponde Prospero. «E dove la compri?», replica. Prospero in particolare cercava un modo per suicidarsi ma senza soffrire. E in questo dialogo il 19enne lo ‘rassicura’ sugli effetti dei medicinali oppiacei. «Il contrario, l’effetto dell’oxy è il piacere», gli dice.
Il tentennamento che avrebbe potuto salvarlo
Il 24 gennaio Prospero - che era riuscito ad acquistare il farmaco da un altro utente della chat, facendosi spedire il tutto in un punto di ritiro e giacenza pacchi - invia in chat le foto delle pasticche del farmaco a base di benzodiazepine e ossicodone. Ed è su quella chat di Telegram che ha avuto un ripensamento che avrebbe potuto salvargli la vita. All'amico on line aveva infatti confessato di non avere la forza di compiere il gesto, chiedendogli un ulteriore incoraggiamento. E lui, invece che distoglierlo, avrebbe fatto di tutto per fargli superare la paura. «Mangia tutte le pasticche, se vuoi ammazzarti ammazzati e zitto», lo esorta. E aggiunge: «Beviti una bottiglia di vino, così muori».
https://www.leggo.it/italia/cronache/andrea_prospero_giudizio_immediato_l_amico_virtuale_istigazione_suicidio_oggi_30_7_2025-8986484.html

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