giovedì 31 luglio 2025

Inchiesta Ultra: Mauro Russo, ex socio di Maldini e Vieri, a processo per usura e pizzo sui parcheggi di San Siro

 


Il 20 novembre inizierà il processo con rito immediato all’ex ultrà della curva Nord e ad altri cinque imputati. Maldini e Vieri sono totalmente estranei all’inchiesta

Inchiesta Ultra: Mauro Russo, ex socio di Maldini e Vieri, a processo per usura e pizzo sui parcheggi di San Siro

di Carla Rivelli

È stato disposto il processo con rito immediato per Mauro Russo, ex ultrà della curva Nord dell’Inter ed ex socio in un marchio di moda fondato insieme a Paolo Maldini e Bobo Vieri — entrambi completamente estranei all’inchiesta. Lo ha stabilito il gip di Milano Domenico Santoro, su richiesta dei pm Paolo Storari, Sara Ombra e Leonardo Lesti. Insieme a Russo saranno processati altri cinque indagati, tutti arrestati lo scorso 5 maggio, nell’ambito di uno dei più delicati filoni dell’indagine sulle curve di San Siro, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) e condotta da Squadra Mobile e Guardia di Finanza.

Il processo prenderà il via il 20 novembre davanti alla sesta sezione penale del Tribunale di Milano, ma gli imputati potrebbero ancora optare per il rito abbreviato.

Le accuse: estorsioni, usura e minacce

Mauro Russo si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di essere stato intermediario in un’estorsione ai danni dell’imprenditore Gherardo Zaccagni, legata al business dei parcheggi attorno allo stadio San Siro. Secondo gli inquirenti, l’obiettivo era quello di imporre il pagamento di un "pizzo" per garantire tranquillità ambientale e scoraggiare eventuali atti vandalici, come danneggiamenti o incendi di auto.

La nuova tranche dell’inchiesta ha portato alla ricostruzione di un sistema criminale complesso, che comprendeva anche prestiti usurai e false fatturazioni. 

Tra i casi più eclatanti, quello di un imprenditore comasco del settore televisivo che avrebbe ricevuto quasi 400mila euro con interessi fino all’800%. Le sue dichiarazioni, intrise di minacce, intimidazioni e paura, sono ora agli atti del procedimento.

Il ruolo di Andrea Beretta e il caso Bellocco


Al centro delle indagini anche il tentativo di estromettere dalla propria società di merchandising Andrea Beretta, ex leader della curva Nord diventato collaboratore di giustizia. Beretta, che ha fornito numerose informazioni agli inquirenti, era sopravvissuto a un tentato omicidio prima di uccidere, nel settembre 2024, Antonio Bellocco, rampollo dell’omonima cosca ‘ndranghetista e figura chiave nel direttivo della curva.

Gli altri imputati


Oltre a Mauro Russo, a processo andranno anche: Francesco Intagliata, già arrestato nel maxi blitz del settembre 2024, Filippo Monardo, Carmelo Montalto, Davide Scarfone e Domenico Sità.

Secondo l'accusa, Bellocco e alcuni dei suoi sodali avrebbero gestito un vero e proprio circuito di strozzinaggio, estorsione e controllo economico sul territorio, infiltrandosi nei gangli del tifo organizzato e del commercio attorno allo stadio.

La linea difensiva di Mauro Russo

«Ero solo un consulente, nessuna estorsione», ha dichiarato Mauro Russo al giudice durante l'interrogatorio, assistito dal suo legale, l’avvocato Danilo Buongiorno. Tuttavia, le intercettazioni e le testimonianze raccolte nel corso delle indagini dipingerebbero un quadro ben diverso, destinato a essere esaminato nel dettaglio durante il processo.

https://www.leggo.it/italia/milano/mauro_russo_processo_estorsione_socio_maldini_vieri_san_siro_oggi_30_7_2025-8987092.html 

 

 

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