mercoledì 30 luglio 2025

Caryl Menghetti uccise il marito Diego Rota a coltellate, assolta: non era capace di intendere e volere. La lite, la figlia e la lettera

 


Caryl Menghetti uccise il marito a coltellate, assolta: non era capace di intendere e volere. La lite, la figlia e la lettera per la custodia
 
È stata assolta perché ritenuta totalmente incapace di intendere e volere al momento del fatto Caryl Menghetti, la donna di 46 anni che la notte tra il 25 e il 26 gennaio 2024 uccise il marito Diego Rota, accoltellandolo nel loro letto nella casa di Martinengo dove abitavano con la loro figlia piccola. 
 
Valutata la pericolosità sociale, la Corte d'assise di Bergamo ha disposto per lei la misura di permanenza, per un minimo di nove anni, in una Rems, struttura sanitaria che accoglie persone affette da disturbi mentali e che hanno commesso reati.
 

Cosa è emerso in aula

Come ricostruito in aula dalla pm, la mattina del 24 gennaio 2024 Menghetti fu portata in ospedale dopo aver iniziato a dare in escandescenza e dire frasi poco comprensibili (parlava della necessità di proteggere la bimba). Fu lo stesso marito a volerla riportare a casa, così venne dimessa con una terapia farmacologica (che pare non seguì). Il giorno dopo avrebbe dovuto incontrare la psichiatria che l'aveva seguita in passato. Invece, alle 23 accoltellò a morte il marito.

 

Cosa è successo quella mattina

La mattina del 25 gennaio 2024, Caryl Menghetti, 45 anni, si reca all’ospedale di Treviglio in piena crisi psicotica, affermando allucinazioni e convinzioni deliranti. Vistasi dimettere nella stessa giornata, torna a casa con il marito Diego Rota, con il quale ha una figlia di 5 anni. La notte, poco dopo le 23:30, la donna afferra un coltello da cucina e lo colpisce almeno 20–26 volte, uccidendolo nella loro villetta. La bimba era nella stanza accanto ma dormiva e non si è accorta di nulla.

La diagnosi psichiatrica e i primi accertamenti

Secondo le perizie, al momento del delitto Menghetti era incapace di intendere e di volere, afflitta da deliri ossessivi - in particolare la paura che il marito facesse parte di una rete di pedofili che minacciava la figlia. È stata trasferita in una Rems (residenza per misure di sicurezza) a Castiglione delle Stiviere e successivamente a Torino, è attualmente sottoposta a valutazioni sulla sua «pericolosità sociale». 

Indagine sulla psichiatra che l’aveva dimessa

Il 29 gennaio 2025, emerge che la psichiatra che l’aveva visitata e dimessa quel giorno è stata iscritta nel registro degli indagati per omicidio colposo. La Procura ha disposto un’integrazione di indagine per verificare se la dimissione, dopo una crisi psicotica conclamata, sia stata motivata da valutazioni errate.

Svolgimentin aula

Durante le udienze la donna si è mostrata confusionaria ma anche emotiva: in una lettera 8nella prima metà di marzo) ai cognati ha affidato la figlia di 5 anni alla loro custodia, esprimendo rimorso ma anche il proprio stato mentale alterato.

 

https://www.leggo.it/schede/caryl_menghetti_assolta_omicidio_marito_diego_rota_figlia_lettera_oggi_23_6_2025-svolgimentin_aula-6-8915388.html 

 

 

 

 
 

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