giovedì 31 luglio 2025

Bluesky, il social che vuole salvarci dagli algoritmi e dalla pubblicità

 

- Luglio 26, 2025 
 
 
 

In un mondo digitale sempre più saturo di pubblicità, contenuti sponsorizzati, fuffa-influencer e algoritmi che spingono ciò che fa più like, esiste una piattaforma che ha scelto una strada diversa. Si chiama Bluesky, è nata in sordina e oggi sta crescendo a ritmi impressionanti, portando con sé la promessa di restituire agli utenti il controllo del proprio spazio online, senza bombardamenti pubblicitari e senza manipolazioni algoritmiche.

Bluesky è una piattaforma di social networking cresciuta rapidamente negli ultimi mesi fino a superare i 37 milioni di utenti registrati a luglio 2025. Il suo modello si basa su un’architettura decentralizzata e open-source, che mette al centro l’utente e ne tutela l’autonomia. Gli algoritmi sono opzionali, le identità sono portabili (AT Protocol), i feed sono personalizzabili e la moderazione è distribuita.

Il progetto nasce nel 2019 su iniziativa di Jack Dorsey, allora CEO di Twitter. L’obiettivo iniziale era sviluppare un protocollo decentralizzato per l’interazione sociale online. Dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk e la sua trasformazione in X, Bluesky ha proseguito in modo indipendente. Oggi è una Public Benefit Corporation, una forma societaria che impone la tutela dell’interesse collettivo insieme a quello aziendale.

L’infrastruttura tecnica si basa su AT Protocol, che consente a ogni utente di spostarsi tra applicazioni diverse mantenendo profilo, follower e contenuti. L’identità digitale può essere legata a un dominio personale, ad esempio @beppegrillo.it, garantendo continuità e proprietà e questo sistema supera i modelli centralizzati delle piattaforme tradizionali. A differenza dei social tradizionali, Bluesky non impone un algoritmo centrale. Ogni utente può scegliere tra feed curati da altri, oppure crearne di propri. Gli algoritmi sono modulari e pubblici, e si possono confrontare, testare, modificare. Non esistono contenuti sponsorizzati o promossi artificialmente e le dinamiche virali sono lasciate alla libera diffusione, non alla manipolazione della visibilità come negli altri social. Anche la moderazione funziona in modo distribuito; i contenuti vengono etichettati da servizi esterni (labeling services), e ogni utente può scegliere quali usare o ignorare. È possibile configurare le soglie di contenuti sensibili, selezionare liste di blocco condivise e decidere come filtrare ciò che si vede. La moderazione non è imposta dall’alto ma trattata come un’infrastruttura aperta.

Dal punto di vista economico, Bluesky non utilizza pubblicità, nessun banner, nessun tracciamento, nessun contenuto sponsorizzato; la piattaforma si sostiene tramite abbonamenti opzionali che offrono servizi aggiuntivi, come caricamento video in alta qualità o nomi utente personalizzati. In futuro potranno arrivare forme leggere di promozione, ma sempre con criteri di non invasività e senza algoritmi di manipolazione commerciale.

L’esperienza d’uso è simile a quella dei social classici (twitter X): post brevi, immagini, risposte, repost, feed a scorrimento. L’interfaccia è intuitiva e accessibile. Non ci sono meccanismi di engagement forzato, né incentivi artificiali alla visibilità. I contenuti vengono diffusi in base alla rete di relazioni, alle scelte dell’utente e alla qualità percepita, non secondo logiche di profilazione.

 

La piattaforma è guidata da Jay Graber, sviluppatrice con un passato nella community del software libero e nella crittografia sociale. Il suo approccio tecnico e culturale ha orientato Bluesky verso una visione concreta della decentralizzazione, basata su interoperabilità, trasparenza e sostenibilità. La governance del progetto si fonda su criteri pubblici e responsabilità dichiarate, e non su logiche di estrazione del profitto a ogni costo.

Ad oggi, gli utenti attivi giornalieri si avvicinano ai 4 milioni, con presenza significativa in Europa, USA e Asia. La crescita è alimentata da utenti che cercano alternative più etiche ai social tradizionali, soprattutto dopo le tensioni interne a X e le critiche verso le sue logiche pubblicitarie e algoritmiche.

Sicuramente possiamo dire che Bluesky è un social che rimette agli utenti il potere di scegliere.

 

https://beppegrillo.it/bluesky-il-social-che-vuole-salvarci-dagli-algoritmi-e-dalla-pubblicita/ 

 

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