Se n’è andato un pezzo di memoria e di Resistenza di questo Paese.
Si chiamava Teresa Vergalli, nome di battaglia Anuska, una che la Resistenza l’ha fatta davvero, prima come staffetta partigiana nella 76ª Sap e 144ª Brigata Garibaldi, poi all’interno dell’Udi per i diritti delle donne, da insegnante e infine come testimone instancabile di memoria poi, per una vita intera.
Fino a ieri, a 97 anni, quando ci ha lasciato.
Di lei ricordo tante testimonianze inestimabili, ma una in particolare mi colpì per lucidità e fermezza, quando quattro anni fa a Dimartedì, parlando delle inchieste sul neofascismo, disse parole che oggi risuonano drammaticamente profetiche e attuali.
“Lo sappiamo tutti che i fascisti, se devono scegliere un partito, optano per Fratelli d’Italia. Molta gente inneggia al fascismo senza sapere cos’è stato. Ci sarebbe da riconoscere quello che ancora di fascismo nella nostra vita c’è. Perché quando si sente qualcuno incitare all’odio, cioé cercare un colpevole di tutto, anche quella è una forma di fascismo.”
Quanto mancano oggi, e quanto mancheranno nei prossimi mesi, anni, persone del valore umano e civile della partigiana Teresa “Anuska” Vergalli.
Le sia lieve.
Lorenzo Tosa

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