È impossibile elencare in un mero post le innumerevoli imprese compiute da Antonio Inoki: boss della NJPW, campione IWGP numerose volte e persino ex-campione WWF (come si vede da questa foto), anche se mai ufficialmente riconosciuto dalla attuale WWE.
Non solo, uomo politico di grande caratura, emissario di pace in tutto il mondo, "creatore" (mi si passi il termine) insieme a Mohamed Ali e Bruce Lee delle moderne mma (mixed martials arts), decenni prima dell'avvento di specifiche federazioni come la UFC o PRIDE.
Ma ci sono anche avvenimenti e match che lo riguardano ancora poco conosciuti, ma che sono sicuro destano ancora clamore agli appassionati di vecchia data: come i suoi tour, poco ricordati, in Pakistan.
Tra il 1976 ed il 1979 il nostro Inoki raggiunse la terra del "Akhara", la tecnica di wrestling freestyle in cui si lotta praticamente quasi nudi nel fango, di cui era campione Akram Pahalvan. Nel 1976 Pahalvan era già avanti con l'età, ma l'idea di un match contro il super campione Inoki era davvero succulenta. Non solo, Akram proveniva dalla scuola di una leggenda come Great Gama, e l'idea di vederlo battere una star del wrestling mondiale come Inoki fece accorrere all'evento moltissimi fan da tutto il Pakistan.
Ricordiamoci che si trattava pur sempre di "wrestling", quindi predeterminato, ma questo i fan pakistani non lo sapevano... e apparentemente in parte nemmeno Pahalvan! Infatti, a metà dell'incontro, il pakistano morse ad un braccio il campione giapponese, che per riposta, irritato, tentò di accecarlo con le dita!
Non contento, Inoki chiuse il pakistano in una mossa di sottomissione, e dal momento che quest'ultimo si rifiutava di cedere, ne spezzò (involontariamente... credo) il braccio, interrompendo così il match per infortunio.
Negli anni si è dibattuto molto se questo "shoot" (quando improvvisamente un match predeterminato diventa legittimo) sia stato vero, oppure concordato all'inizio (fingendo, quindi, l'infortunio) per "preservare" lo status del campione pakistano.
Ma Inoki, da sempre promotore dell'unione tra popoli e culture diverse (andate a rileggervi lo speciale su "Collision in Korea"), affascinato dalla cultura pakistana e scontento del match avuto tre anni prima, decise nel 1979 di tornare in quella meravigliosa terra per sfidare una forza emergente, Zubair Jhara Pehalwan, nipote del leggendario campione sfidato la volta precedente.
Quasi 30.000 fans pakistani accorsero al Gaddafi Stadium di Lahore per celebrare la presunta vendetta del nipote contro il campione nipponico: il match finì in parità dopo ben 25 minuti, ma in un gesto di incredibile classe Inoki diede forfait e vittoria al campione pakistano, tra il tripudio generale della folla!
Questo cementò uno stretto legame tra i due campioni, che riportò in seguito Inoki a proporre due show nel 2012 con la sua sfortunata Inoki Genome Federation; non solo, il nipote di Zubair, Haroon Abid, divenne discepolo del campione della New Japan e tutt'oggi il wrestling, in Pakistan, è molto popolare.
Il Vostro Sempre (poco) Umile Maestro Zamo
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