Nel 2024, riporta l’istituto IPSOS, il 64% degli italiani ha rinunciato a curarsi con il Servizio Sanitario Nazionale a causa delle liste d’attesa.
Nel 2025 siamo all’80%.
Nel 2024, il 44% ha rinunciato per mancanza della prestazione richiesta.
Nel 2025, il 53%.
Non è fatalità. Non è sfortuna.
È politica.
Per la prima volta nella storia repubblicana, la spesa sanitaria scenderà sotto il 6% del PIL.
È scritto nero su bianco nella legge di bilancio firmata dal governo Meloni.
Tagliano il pubblico, non mettono un euro sulle liste d’attesa e intanto aprono la strada alle cliniche private, dove solo chi ha soldi si cura.
Altro che “prima gli italiani”: il governo Meloni sta sabotando ogni giorno il diritto alla salute. E lo fa scientificamente, con l’unico obiettivo di trasformare un diritto in un privilegio.
Noi non ci stiamo. Difendere la sanità pubblica è la madre di tutte le battaglie.
Marco Furfaro

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