mercoledì 29 gennaio 2025

La Melona umiliata anche da Orfini

 


“A proposito del video della Meloni di oggi:


1. Non è vero che Nordio non era stato informato (il ministero era stato ripetutamente sollecitato);


2. Non è vero che l'avvocato che ha fatto l'esposto è legato a Prodi e nemmeno che è di sinistra. Peraltro viene da una lunghissima militanza nel MSI e in AN (come la Meloni) e poi nel partito di Di Pietro;


3. Non è vero nemmeno che Meloni, Nordio, Piantedosi, Mantovano abbiano ricevuto un avviso di garanzia. Hanno ricevuto una comunicazione di iscrizione, che è una cosa diversa;


4. Non è vero che la comunicazione di iscrizione è una rappresaglia delle terribili toghe rosse per la riforma della giustizia. È un atto dovuto in caso di un esposto. Le carte poi vanno al tribunale dei ministri che deciderà se archiviare o no;


5. Non è vero che la scelta di rimettere in libertà Almasri era inevitabile. Bastava appunto che Nordio rispondesse alle ripetute sollecitazioni e attivasse la procedura prevista in questo caso, invece di stare 3 giorni inerte a guardare il soffitto.


6. Non è nemmeno vero che una volta rilasciato convenisse all'Italia caricare Almasri su un volo di stato e riportarlo in Libia perché pericoloso. C'erano tantissime altre opzioni che avrebbero impedito di rimandarlo nell'unico luogo al mondo dove ha l'assoluta garanzia di immunità;


7. Non so nemmeno se sia vero che la Meloni non è ricattabile. Perché tutta questa storia il sospetto che il governo sia sotto ricatto dei ras libici lo fa venire;


8. Una cosa però è vera: Giorgia Meloni è riuscita in un video di appena 2 minuti e 16 secondi a dire tutte queste falsità.


Ci vuole una certa capacità, bisogna riconoscerlo. 


Restiamo in attesa che venga prima o poi in Parlamento a spiegare per bene e nel dettaglio cosa hanno combinato”.


Un Matteo Orfini semplicemente perfetto.

Facebook 

Nessun commento:

Posta un commento