Il signorino in foto lo conoscete tutti.
È il buon gennarino sangiuliano ex ministro della Cultura.
Dopo aver dato le dimissioni per il Bocciagate, ancora in corso, e aver passato un periodo non felice, il bomber è tornato in TV e ha ripreso la sua battaglia personale contro il sapere.
A Piazza Pulita, infatti, l'altra sera si parlava di leggi, uno dei temi più dibattuti in questo periodo.
E il buon gennarino ha esordito così:
"Prima le collega citava Tocqueville. Tocqueville parla di spirito delle leggi".
Fine.
"E allora?", direte voi.
Niente.
La politologa e giornalista Urbinati, anche lei presente in studio gli ha ricordato che colui che parla di spirito delle leggi è Montesquieu.
È l'opera più importante del filoso francese.
Uno dei maggiori capolavori della storia del pensiero politico.
Tra l'altro, è finita alla Colombo-Galilei: Tocqueville è nato 116 anni dopo Montesquieu. Il primo nel 1805, il secondo nel 1689.
Il trattato in questione è del 1748, quando Tocqueville non era neanche nei pensieri di suo padre.
sangiuliano, amico fraterno di italo bocchino, il genio che ci siamo persi nella Times Square "londinese".
E intanto, i laureati SERI fanno i volontari e bestemmiano.
Nel 2004 il 20% dei lavoratori italiani aveva più di 50 anni.
Oggi sono il 41%.
Tutto normale, se si pensa che l'88% dei contratti firmati da ragazze e ragazzi è precario.
Numeri che ci dicono del perché stiamo fallendo e di cosa fare per risollevarci, ripartendo dal lavoro.
E mandando a casa questo governo e il 90% dell'opposizione.
At salùt.
Salvatore Granata
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