sabato 18 gennaio 2025

IL RITORNO COL BOTTO.

 



Il signorino in foto lo conoscete tutti.

È il buon gennarino sangiuliano ex ministro della Cultura.


Dopo aver dato le dimissioni per il Bocciagate, ancora in corso, e aver passato un periodo non felice, il bomber è tornato in TV e ha ripreso la sua battaglia personale contro il sapere.


A Piazza Pulita, infatti, l'altra sera si parlava di leggi, uno dei temi più dibattuti in questo periodo.

E il buon gennarino ha esordito così:

"Prima le collega citava Tocqueville. Tocqueville parla di spirito delle leggi".


Fine.


"E allora?", direte voi.


Niente. 

La politologa e giornalista Urbinati, anche lei presente in studio gli ha ricordato che colui che parla di spirito delle leggi è Montesquieu.

È l'opera più importante del filoso francese.

Uno dei maggiori capolavori della storia del pensiero politico.


Tra l'altro, è finita alla Colombo-Galilei: Tocqueville è nato 116 anni dopo Montesquieu. Il primo nel 1805, il secondo nel 1689.

Il trattato in questione è del 1748, quando Tocqueville non era neanche nei pensieri di suo padre.


sangiuliano, amico fraterno di italo bocchino, il genio che ci siamo persi nella Times Square "londinese".


E intanto, i laureati SERI fanno i volontari e bestemmiano.

Nel 2004 il 20% dei lavoratori italiani aveva più di 50 anni.

Oggi sono il 41%.

Tutto normale, se si pensa che l'88% dei contratti firmati da ragazze e ragazzi è precario.

Numeri che ci dicono del perché stiamo fallendo e di cosa fare per risollevarci, ripartendo dal lavoro.


E mandando a casa questo governo e il 90% dell'opposizione.


At salùt.

Salvatore Granata

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