venerdì 30 agosto 2013

CHIESTA ABOLIZIONE CONDANNA A FUSTIGAZIONE

Un altro appello affinché cessino le punizioni corporali previste dalla legge per numerosi reati se compiuti da cittadini maschi sotto i 50 anni è arrivato oggi da Human Rights Watch. Una richiesta successiva alla condanna alla fustigazione, lunedì scorso, di Khalid Mohamad Yusop, 33 anni, guardia giurata. Yusop, che si era dichiarato colpevole di vandalismo per avere tracciato con vernice spray la parola “democracy” e una grande “X” sul monumento che ricorda i caduti di Singapore nei due conflitti mondiali, è stato condannato a tre mesi di carcere e tre frustate.
Per Phil Robertson, vice-direttore della divisione asiatica di Hrw, “Mohamad Yusop ha esercitato il suo diritto di parola e espresso la sua visione politica rispetto alle mancanze della democrazia singaporeana, anche se un monumento pubblico è il posto sbagliato dove esprimere queste opinioni”. “Ugualmente sbagliato, però – ha aggiunto Robertson – è l’abuso della legge locale nell’uso delle punizione corporale nei suoi confronti e la decisione di imprigionarlo per tre mesi per un’azione che non avrebbe meritato più di una multa esemplare”.
La fustigazione ha colpito nel 2011 oltre 2000 condannati secondo il Codice penale. Sebbene la pena, normalmente in un numero moderato di colpi, sia amministrata in molti casi, associata a pene detentive o da sola, l’attenzione degli attivisti per i diritti umani locali e stranieri è soprattutto verso il suo utilizzo per punire il reato di vandalismo, giudicato un pretesto per reprimere il dissenso e umiliare gli oppositori.
[CO]

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