domenica 9 giugno 2013

Sergio Endrigo, il poeta amato anche in Brasile

L'artista, scomparso nel 2005, avrebbe compiuto 80 anni


Sergio Endrigo con Paolo Bonolis sul palco del teatro Ariston di Sanremo durante la terza serata del Festival della canzone italiana nel 2005Sergio Endrigo con Paolo Bonolis sul palco del teatro Ariston di Sanremo durante la terza serata del Festival della canzone italiana nel 2005
Sergio Endrigo



Sergio Endrigo in una foto scattata il 9 marzo 1983
Sergio Endrigo
Straordinario autore di brani come 'Io che amo solo te', 'Lontano dagli occhi', 'Canzone per te', 'L'arca di Noe'', Sergio Endrigo, scomparso nel settembre del 2005, avrebbe compuito 80 anni il 15 giugno.
L'artista, nato a Pola, è stato amato e omaggiato da illustri colleghi come Renato Zero, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia, per citarne solo alcuni, ma anche da interpreti e autori piu' giovani come Elisa, Syria, Morgan, Simone Cristicchi. Claudia Endrigo, unica figlia, si batte perchè non si spenga mai il ricordo del papà.
ENDRIGO: L'ARTISTA CHE CANTAVA IL BRASILE E I BAMBINI VINSE SANREMO NEL 1968 CON 'CANZONE PER TE' - Nel periodo del suo massimo successo, Sergio Endrigo era addirittura entrato nel repertorio delle maschere di Alighiero Noschese che, per l'epoca, era una sorta di attestato pubblico di popolarita'. Inevitabilmente la gag era quella del cantautore triste, quasi disperato. Era uno scherzo ma in un mondo dove e' difficile trovare giudizi che vadano piu' in la' di una etichetta, questa immagine ha finito per condizionare l'idea che il pubblico e la critica si sono fatti di un artista che e' stato cantautore prima ancora di Tenco, che ha cantato insieme a De Moraes, Chico Buarque de Hollanda, che ha portato in teatro testi e filastrocche di Gianni Rodari, che ha cantato poesie di Jose' Marti', Rafael Alberti, che, perche' no, ha vinto Sanremo, ha suonato in tutto il mondo ed e' stato perfino comunista prima che avere la tessera o no diventasse un argomento da talk show.
Negli ultimi anni Sergio Endrigo aveva vissuto un po' lontano dal mondo della musica e, prima che la salute cominciasse aprocurargli dei guai, aveva praticamente abbandonato la scena attiva. Era nato a Pola nel 1933 e, come nella migliore tradizionedella sua generazione, si e' fatto le ossa nei night. Tra glianni '50 e i '60 si era trasferito a Milano in uno dei momenti cruciali del suo percorso artistico: in quel periodo infatti attorno alla casa discografica Ricordi ruotava tutto il giro dei cantautori genovesi e milanesi, un ambiente che gli da'l'ispirazione decisiva per la sua futura creativita'.
All'inizio degli anni '60 trasloco' a Roma dove entro'nell'orbita dell'Rca, cioe' l'etichetta fondamentale della musica popolare italiana degli anni '60. ''Io che amo solo te''e' il singolo che gli da' la popolarita', poi nel '66 comincia la serie delle sue partecipazioni a Sanremo dove nel 1968 ottiene la vittoria in coppia con Roberto Carlos con quella ''Canzone per te'' che e' stato uno dei maggiori successi di Endrigo. A Sanremo e' legato anche un altro dei suoi titoli piu'celebri, ''L'arca di Noe''' che rappresenta la componente teatrale della personalita' artistica di Endrigo che, come interprete e autore di canzoni, si era imposto con un atteggiamento dolente e quasi dimesso, lontanissimo da qualsiasi forma di spettacolarita' teatral-televisiva.
Nel 1970 al Piccolo Teatro di Milano inizia la sua carriera teatrale con un recital dove le canzoni erano legate a interventi parlati con una formula che ha anticipato quella poi utilizzata da molti suoi colleghi delle generazioni seguenti. Nello stesso periodo Sergio Endrigo si lega al mondo della migliore poesia italiana contemporanea stabilendo rapporti con Giuseppe Ungaretti, Ignazio Buttitta, Pierpaolo Pasolini e Vinicius de Moraes. Proprio con canzoni dedicate ai bambini scritte dal grande poeta brasiliano, ''La casa'' e ''Il pappagallo'', per esempio, ottiene un grande successo ponendo le basi per una suo speciale rapporto con i bambini proseguito attraverso l'amicizia con Gianni Rodari dalla quale e' scaturita ''Ci vuole un fiore'' entrata ormai nella quotidianita' di buona parte dei genitori contemporanei.
Se dal punto di vista dell'esposizione mediatica e delle vendite in Italia la carriera di Sergio Endrigo comincia la sua fase meno brillante, sul piano internazionale invece ottiene importanti affermazioni grazie alla complicita' artistica dei suoi amici brasiliani Chico Buarque e Toquino. Compie tournee negli Stati Uniti, Canada, Brasile, Cuba,Giappone e Unione Sovietica negli anni '70 non era una cosa molto comune per gli artisti italiani. Col passare degli anni e la raggiunta maturita' artistica e umana, Endrigo ha sempre piu' preso le distanze dall'attualita' del mercato musicale con una ammirevole coerenza che gli ha fatto rifiutare tutti quei meccanismi che sono indispensabili per rimanere al centro dell'attenzione. Quello fatto dagli anni '80 in poi e' il percorso di un intellettuale che utilizza la musica per raccontare la sua idea del mondo e le sue esperienze, politica compresa. Nel 1986 e' stato protagonista di un importante ritorno sulle scene con uno spettacolo teatrale firmato da Roberto Lerici,''Allora balliamo''.

(ANSA)

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