lunedì 24 giugno 2013

Romiti compie 90 anni, vita da manager da Fiat a Rcs

25 anni al Lingotto, tappe storiche come marcia dei quarantamila


1989 - Inaugurazione dello stabilimento Fiat di Cassino: Gianni Agnelli, Ciriaco De Mita e Cesare Romiti

1989 - con Gianni Agnelli

1998 - Gianni Agnelli (S) e Cesare Romiti in tribuna durante Roma-Fiorentina

1998 - da sin. Gianni Bugno, Francesco Moser, Marco Pantani e Cesare Romiti alla presentazione del Giro d'Italia

1998 - Cesare Romiti (s) e Fabio Mussi in tribuna allo stadio Olimpico di nel corso della partita Roma-Fiorentina

1998 - Con il segretario generale Cgil , Sergio Cofferati nel corso della giornata conclusiva del convegno organizzato dal Comune di Roma sul futuro della capitale

Con il presidente onorario di Medio Banca Enrico Cuccia

2003 - Con Massimo D'Alema

2003 - In piedi. immobile, nel Duomo di Torino durante i funerali di Giovanni Agnelli

2004 - Una abbraccio con Susanna Agnelli

2009 - Con Lilli Gruber

2009 - Cesare Romiti , Monsignor Gianfranco Ravasi , Ferruccio De Bortoli e Franco Frattini

2010 - Con Giulio Tremonti

2011 - Al termine dell'assemblea della Banca d'Italia

ROMA - Venticinque anni in Fiat, dove ha vissuto tappe storiche come la marcia dei quarantamila. ''Manager di Ferro'', leader della linea dura antisindacale negli anni piu' difficili della vita in fabbrica, Cesare Romiti ha vissuto nel gruppo del Lingotto la stagione piu' significativa di una vita professionale intrecciata con la storia del capitalismo italiano. Poi altre tappe: Gemina, la presidenza di Rcs. Nato a Roma il 24 giugno del 1923, lunedi' compie 90 anni. Figlio di un impiegato delle Poste, laurea in scienze economiche e commerciali, i suoi primi passi da manager, Cesare Romiti li ha mossi dal 1947 a Colleferro, nel Gruppo Bombrini Parodi Delfino. Nel '70 l'Iri lo chiama in Alitalia: direttore generale, poi amministratore delegato.
Nel '73 e' all'Italstat. Dal 1974 in Fiat: vive gli anni del forte potere sindacale, delle fabbriche ingovernabili, del terrorismo. Nel 1976 diventa amministratore delegato insieme con Umberto Agnelli e Carlo De Benedetti. L'Ingegnere lascio' dopo solo 150 giorni, ma il dualismo tra Romiti e De Benedetti, due visioni diverse, si trascinera' per anni. Cesare Romiti era rimasto solo, al posto di comando, quando il 14 ottobre 1980, dopo 35 giorni di scioperi, 40.000 quadri della Fiat scesero in piazza contro il sindacato, che poco dopo arrivo' all'accordo su una pesante riorganizzazione. Il 1980 e' anche l'anno della Fiat Uno, lanciata in anteprima mondiale a Cape Canaveral, un simbolo come auto degli italiani, il modello che rilancia le vendite.
Una creatura di Vittorio Ghidella che qualche anno dopo lascera' l'azienda, si dice proprio per i contrasti con Romiti che a quel punto assunse anche la guida di Fiat Auto. Di quegli anni si racconta di un rapporto sempre piu' saldo con l'Avvocato, Gianni Agnelli. E quando nel 1996, a 75 anni, l'Avvocato lascio' la presidenza di Fiat per diventarne presidente onorario, il testimone passo' proprio a Romiti. Che resto presidente fino al 1998, quando anche per lui scatto' il limite dei 75 anni. Romiti precorre i tempi quando nel 1991 e' vicino ad acquistare Chrysler; anni dopo in una intervista spiego': ''io e Gianni Agnelli avevamo concluso l'operazione ma Umberto Agnelli si mise di traverso''. Due caratteri diversi, l'approccio morbido di Umberto Agnelli, spesso in contrasto con il ''pugno di ferro'' di Romiti. Sono anche gli anni di Tangentopoli, che tocca anche Fiat. Una condanna per falso in bilancio, poi revocata nel 2003 quando non era piu' reato, porto' a Romiti la solidarieta' pressoche' unanime del mondo imprenditoriale italiano.
''Anche se avessi il desiderio di entrare in politica non ne sarei capace. Io dico sempre quello che penso'', disse una volta Romiti dei suoi rapporti con la politica. Mai una tessera di partito, solo una tentazione, confesso' in una intervista, quando Silvio Berlusconi gli chiese di candidarsi sindaco a Roma contro Walter Veltroni (ma poi scelse Antonio Tajani). Nel 1998, subito dopo aver lasciato il Lingotto, con la buonuscita dalla presidenza Fiat, Romiti arriva nell'holding finanziaria Gemina che, tra l'altro, aveva rilevato da Mediobanca il controllo di Rcs; fino al 2005 e' azionista di Impregilo, ed entrera' poi nel business delle infrastrutture con la privatizzazione di Aeroporti di Roma. In Rcs Romiti e' stato presidente dal 1998 al 2004. L'uscita da Gemina nel 2007. La Fondazione Italia Cina e' la piu' recente delle sue passioni, voluta e creata da Cesare Romiti nel 2003.
(ANSA)











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