La perdita silenziosa dei ghiacci antartici
Dovuta alla graduale erosione delle piattaforme
Le piattaforme di ghiaccio lungo le coste antartiche si sciolgono lentamente per il riscaldamento degli oceani (fonte: NASA/JPL-Caltech/UC Irvine)
Lo scioglimento dei ghiacci antartici é più silenzioso di quanto si immaginasse. La maggior perdita dei ghiacci, dovuta al riscaldamento degli oceani, avviene infatti per la lenta erosione delle piattaforme lungo le coste e non con l'improvvisa rottura delle lingue dei ghiacciai che porta alla formazione degli iceberg. E' quanto mostra la ricerca pubblicata sulla rivista Science e coordinata da Eric Rignot, dell'università della California a Irvine e del Jet Propulsion Laboratory della Nasa.
La scoperta, secondo gli autori, aiuterà a migliorare le previsioni sul modo in cui risponderà al riscaldamento degli oceani l'Antartide, ossia il continente che nella sua calotta ghiacciata intrappola circa il 60% dell'acqua dolce del pianeta, contribuendo così all'aumento del livello dei mari.
La ricerca è la prima a studiare in modo completo le piattaforme galleggianti di ghiaccio antartico che circondano il continente bianco e che lo costituiscono per il 75%. Le piattaforme nascono dalla combinazione del ghiaccio che scorre dal continente verso il mare e dalla neve che cade sulla sua superficie.
Analizzando il ghiaccio antartico con immagini satellitari e ricostruendo il modo in cui il ghiaccio si è accumulato nel tempo, i ricercatori hanno scoperto che fra il 2003 e il 2008 il 55% delle piattaforme sono state perdute a causa dell'erosione dal basso. Inoltre lo scioglimento dei ghiacci è avvenuto ad un ritmo più alto rispetto a quanto immaginato finora.
La scoperta, osserva Rignot, "ha implicazioni profonde per la nostra comprensione delle interazioni fra l'Antartide e il cambiamento climatico ed evidenzia il ruolo dell'Oceano Meridionale nell'evoluzione della calotta di ghiaccio polare".
(ANSA)
Lo scioglimento dei ghiacci antartici é più silenzioso di quanto si immaginasse. La maggior perdita dei ghiacci, dovuta al riscaldamento degli oceani, avviene infatti per la lenta erosione delle piattaforme lungo le coste e non con l'improvvisa rottura delle lingue dei ghiacciai che porta alla formazione degli iceberg. E' quanto mostra la ricerca pubblicata sulla rivista Science e coordinata da Eric Rignot, dell'università della California a Irvine e del Jet Propulsion Laboratory della Nasa.
La scoperta, secondo gli autori, aiuterà a migliorare le previsioni sul modo in cui risponderà al riscaldamento degli oceani l'Antartide, ossia il continente che nella sua calotta ghiacciata intrappola circa il 60% dell'acqua dolce del pianeta, contribuendo così all'aumento del livello dei mari.
La ricerca è la prima a studiare in modo completo le piattaforme galleggianti di ghiaccio antartico che circondano il continente bianco e che lo costituiscono per il 75%. Le piattaforme nascono dalla combinazione del ghiaccio che scorre dal continente verso il mare e dalla neve che cade sulla sua superficie.
Analizzando il ghiaccio antartico con immagini satellitari e ricostruendo il modo in cui il ghiaccio si è accumulato nel tempo, i ricercatori hanno scoperto che fra il 2003 e il 2008 il 55% delle piattaforme sono state perdute a causa dell'erosione dal basso. Inoltre lo scioglimento dei ghiacci è avvenuto ad un ritmo più alto rispetto a quanto immaginato finora.
La scoperta, osserva Rignot, "ha implicazioni profonde per la nostra comprensione delle interazioni fra l'Antartide e il cambiamento climatico ed evidenzia il ruolo dell'Oceano Meridionale nell'evoluzione della calotta di ghiaccio polare".
(ANSA)
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