venerdì 14 giugno 2013

La perdita silenziosa dei ghiacci antartici

Dovuta alla graduale erosione delle piattaforme


Le piattaforme di ghiaccio lungo le coste antartiche si sciolgono lentamente per il riscaldamento degli oceani (fonte: NASA/JPL-Caltech/UC Irvine)Le piattaforme di ghiaccio lungo le coste antartiche si sciolgono lentamente per il riscaldamento degli oceani (fonte: NASA/JPL-Caltech/UC Irvine)
Lo scioglimento dei ghiacci antartici é più silenzioso di quanto si immaginasse. La maggior perdita dei ghiacci, dovuta al riscaldamento degli oceani, avviene infatti per la lenta erosione delle piattaforme lungo le coste e non con l'improvvisa rottura delle lingue dei ghiacciai che porta alla formazione degli iceberg. E' quanto mostra la ricerca pubblicata sulla rivista Science e coordinata da Eric Rignot, dell'università della California a Irvine e del Jet Propulsion Laboratory della Nasa. 

La scoperta, secondo gli autori, aiuterà a migliorare le previsioni sul modo in cui risponderà al riscaldamento degli oceani l'Antartide, ossia il continente che nella sua calotta ghiacciata intrappola circa il 60% dell'acqua dolce del pianeta, contribuendo così all'aumento del livello dei mari.
La ricerca è la prima a studiare in modo completo le piattaforme galleggianti di ghiaccio antartico che circondano il continente bianco e che lo costituiscono per il 75%. Le piattaforme nascono dalla combinazione del ghiaccio che scorre dal continente verso il mare e dalla neve che cade sulla sua superficie.

Analizzando il ghiaccio antartico con immagini satellitari e ricostruendo il modo in cui il ghiaccio si è accumulato nel tempo, i ricercatori hanno scoperto che fra il 2003 e il 2008 il 55% delle piattaforme sono state perdute a causa dell'erosione dal basso. Inoltre lo scioglimento dei ghiacci è avvenuto ad un ritmo più alto rispetto a quanto immaginato finora. 
La scoperta, osserva Rignot, "ha implicazioni profonde per la nostra comprensione delle interazioni fra l'Antartide e il cambiamento climatico ed evidenzia il ruolo dell'Oceano Meridionale nell'evoluzione della calotta di ghiaccio polare".

(ANSA)

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