sabato 15 giugno 2013

FLORIS-M5S, CONFRONTO DIRETTO

ADG floris patacciniUno dei canali web fiancheggiatore del Cinque Stelle intervista il conduttore Rai nel tentativo fi metterlo alle corde dopo le recenti polemiche. Ma è bene anche riflettere su chi era l’intervistatore “inviato” di Grillo, già sospeso dall’ Ordine dei Giornalisti
«Floris, Wikipedia dice che lei non è entrato in Rai con un concorso ma con un corso, a Perugia». Così Dario Pattacini, comincia la sua serie di accuse intervistando il conduttore di Ballarò per il canale youtube di “Nik il Nero” , uno dei comunicatori incaricati dal Movimento 5Sstelle selezionati ed indicati dal duo Grillo-Casaleggio per affiancare i deputati e senatori nella comunicazione -  Il tentativo di indicarlo come un “colluso” con la politica e quindi «fazioso», insieme ai sondaggi diPagnoncelli.
Il particolare significativo è  che l’intervistatore di Floris sia lo stesso Dario Pattacini sospeso dall’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna   a conclusione dell’iter disciplinare per aver organizzato interviste a pagamento sulla rete locale 7 Gold nell’agosto 2012
L’ordine dei giornalisti aveva agito in parallelo a un’inchiesta dellaPprocura della Repubblica di Bologna condotta dal pm Antonella Scandellari e ha sottolineato che si è trattato di “un’indagine lunga e laboriosa” per diverse ragioni. Tra queste la “scarsa collaborazione delle forze politiche coinvolte e della stessa presidenza dell’Assemblea regionale”. La vicenda disciplinare di fronte all’ordine dei giornalisti era partita il 24 agosto 2012 dopo che una decina di giorni prima erano emerse notizie riguardo a politici regionali e locali di tutti i partiti che, tra smentite e conferme, avrebbero pagato tariffe tra i 200 e i 500 euro per ogni ospitata televisiva su emittenti della zona.
Tra i politici che pagavano per andare in tv c’era anche Giovanni Favia, allora ancora eletto dei 5 stelleBeppe Grillo in quei giorni tuonò: «Pagare per andare in televisione per il Movimento 5 Stelle è come pagare per andare al proprio funerale». Adesso però il  Movimento 5Sstelle si affida allo stesso Pattacini nel vanto tentativo di mettere “sullagraticola” i candidati all’inqualificabile concorso indetto sul suo blog in cui un fortunato vincerà un microfono di legno, simbolo – per Grillo – dell’informazione asservita ai partiti. Cosa cinverà invece il giornalista grillino sospeso dall’ Ordine non è reso noto, nel consueto “stile”….. della millantata trasparenza dei grillini.
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«Non ho mai visto un’informazione così collusa che racconta balle su balle», ripete continuamente nei suoi comizi il leader del M5s, «ma presto faremo i conti con i Floris e i Ballarò».  chiaro l’ obiettivo dei grillini “telecomandati” che è chiaramente  quello di mettere alle strette Giovanni Floris, nel tentativo di dimostrare  quanto già sostenuto da Beppe Grillo:
Ma dare questo difficile incarico a Pattacini in realtà è stato come fare  un autogol . Il giornalista sospeso ha infatti provato inutilmente  a mettere in difficoltà il condutore di Ballarò, cone delle domande in stile “grillino”. «Floris, lei quanto guadagna? Sicuro di non aver mai avuto tessere di partito? Chi ha votato? Perché non lo dice?», ha chiesto Pataccini senza spesso lasciare la possibilità a Giovanni Floris di rispondere, nonostante il giornalista fosse correttamente lì a prestarsi, divertito, al vano tentativo di metterlo alla gogna. Esemplare la sua risposta sul corso di Perugia: «E’ la scuola di giornalismo della Rai – speiga Floris – Chi la frequenta dopo due anni viene assunto. Lì però si accede su concorso. Mi pare fossimo 5 mila e siamo entrati in 20». E Pataccini può andarsene a casa. Missione incompiuta
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