giovedì 13 giugno 2013

Dossier illegali, Tronchetti Provera indagato

La Procura di Milano ha chiuso l'indagine per il caso «Kroll»
L'accusa per il numero uno di Pirelli è ricettazione


Marco Tronchetti Provera (Imagoeconomica) Marco Tronchetti Provera (Imagoeconomica)
La Procura di Milano ha chiuso le indagini a carico di Marco Tronchetti Provera con l'accusa di ricettazione nell'ambito della vicenda dei dati copiati dal computer di un dipendente dell'agenzia investigativa Kroll.
LE ACCUSE - Altre accuse che erano state contestate a Tronchetti Provera per questa vicenda sono già state archiviate, mentre altre 2 imputazioni, tra cui l'associazione per delinquere, sono state stralciate per probabile richiesta di archiviazione. Resta dunque il reato di ricettazione per cui la Procura dovrebbe poi chiedere il rinvio a giudizio.
LE IPOTESI- I dati prelevati dal computer, stando alla ricostruzione dell'accusa, furono prelevati all'epoca della battaglia per il controllo di Brasil Telecom, con un'operazione di hackeraggio dagli uomini della Security di Telecom nel 2004 in Brasile. I file e i dati, «sarebbero stati illegalmente intercettati e poi sottratti alla Kroll» e Tronchetti sarebbe stato informato della natura di tali dati da Giuliano Tavaroli (ai tempi a capo della Security Telecom, ndr).
IL LEGALE- «Prendiamo atto con soddisfazione del fatto che pare favorevolmente concluso anche il supplemento delle indagini condotte relative alla cosiddetta vicenda Telecom». È il commento dell'avvocato Roberto Rampioni, legale del presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera. «Per quanto riguarda il contestato reato di ricettazione, siamo convinti di poter dimostrare che anche in questo caso nessun comportamento illegale è stato posto in essere».

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